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Al Capone e il divieto di fumo in Nuova Zelanda. I dubbi di Celotto

sigarette

La nuova Zelanda ha appena fatto entrare in vigore una legge particolare: da quest’anno è vietata la vendita delle sigarette a tutti i nati dal 2009 in poi. A prima vista sembrerebbe una misura di scarsa utilità. Invece…

Negli ultimi decenni, diversi Paesi combattono con strumenti diversi la campagna contro il fumo da sigarette: aumentando i prezzi, vietando il fumo in molti luoghi chiusi, applicando avvertenze e immagini sui pacchetti, rendendo più severo il divieto per i minori e soprattutto incentivando il consumo di nuovi prodotti.

La nuova Zelanda, invece, ha appena fatto entrare in vigore una legge particolare: da quest’anno è vietata la vendita delle sigarette a tutti i nati dal 2009 in poi. A prima vista sembrerebbe una misura di scarsa utilità. In fondo I nati dopo il 2009 hanno al massimo 14 anni per cui non possano certo comprare sigarette.

Invece la novità è nel fatto che il divieto è “per sempre”: cioè i neozelandesi nati dopo il 2009 non potranno mai più comprare sigarette. Nemmeno quando compiranno 18 anni. Quindi sono esclusi per sempre dal poter fumare sigarette tradizionali, con una sanzione severa, di circa 150.000 dollari neozelandesi.
Il che significa che nel 2033 tutti coloro che hanno meno di 24 anni non potranno comprare sigarette. E nel 2043 soltanto gli over 34. Tendenzialmente nel 2123 soltanto gli ultracentenari potrebbero comprare sigarette.

La rigidità della misura fa tornare in mente il proibizionismo negli USA. Che nel 1919 arrivarono ad approvare addirittura un emendamento alla Costituzione (il XVIII) per vietare fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcool. L’effetto come tutti ricordiamo fu soltanto quello di sviluppare il mercato nero e il contrabbando, con enorme espansione del potere gangster, con in testa Al Capone, al punto che nel 1933 venne nuovamente modificata la Costituzione per riammettere l’alcool nel mercato legale.

Il dubbio sulla nuova legge neozelandese è proprio questo. Riuscirà a essere efficace o svilupperà soltanto mercato nero e contrabbando?

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