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Cianuro e ricina. Cosa sappiamo sui due arrestati in Germania  

In manette un iraniano di 32 anni che stava pianificando un attentato “di matrice islamista” e suo fratello, già noto alle autorità. Il precedente di Colonia

Un iraniano 32 anni è stato arrestato in Germania con l’accusa di aver pianificato un attentato “di matrice islamista”. La polizia della Renania Settentrionale-Vestfalia ha dichiarato che l’uomo stava progettando di usare cianuro e ricina per commettere un “grave crimine”. Per questo capo d’imputazione in Germania si rischia una pena detentiva da 6 mesi a 10 anni. Secondo la Bild, le autorità tedesche erano state avvertite da servizi d’intelligence stranieri circa la minaccia di un attentato terroristico “islamico” con l’uso di una “bomba chimica”.

IL SECONDO ARRESTO

Anche il fratello del sospettato è stato arrestato e i due rimangono in custodia. Entrambi si trovano in Germania dal 2015. Il secondo uomo era già noto alla polizia, ma per motivi non legati al terrorismo islamista.

LA PERQUISIZIONE NELLA NOTTE

La polizia ha fatto irruzione nella residenza di Castrop-Rauxel, nella regione della Ruhr, ma i pubblici ministeri hanno dichiarato che non è stato trovato alcun veleno, che potrebbe essere stato stoccato altrove. Secondo quanto riportato dall’agenzia Dpa, la perquisizione è avvenuta intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica con un veloce e nutrito dispiegamento di mezzi e uomini. Le forze dell’ordine hanno effettuato la ricerca in tuta protettiva e sigillato le prove rinvenute sul posto in barili blu.

GLI ATTENTATI IN GERMANIA

La Germania è stata bersaglio di numerosi attacchi islamisti negli ultimi anni. Nel 2016, un uomo alla guida di un camion si era lanciato sui mercatini di Natale di Berlino uccidendo 12 persone e ferendone decine.

IL PRECEDENTE A COLONIA

Un precedente caso di ricina a Colonia quattro anni fa, in cui un uomo tunisino e una donna tedesca avevano fabbricato il veleno e condotto un’esplosione di prova, ha portato a lunghe pene detentive. Anche in quel caso, un’agenzia di intelligence straniera aveva informato le autorità tedesche circa l’acquisto di grandi quantità di tossina. Le autorità stimarono all’epoca che una bomba piena di sfere d’acciaio e ricina avrebbe potuto uccidere 200 persone.

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