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Il ruolo cruciale di Tokyo a Washington fra difesa, chip e cyber

In vista dell’incontro tra Kishida e Biden, il ministro dell’Economia di Tokyo è a Washington per approfondire i legami su dossier che riguardano la sicurezza e l’interconnessione tra Atlantico e Pacifico, come tecnologia e commercio

Prima della visita del primo ministro giapponese Fumio Kishida a Washington, ultima tappa di un tour diplomatico tra Europa e America,  in questi giorni negli Stati Uniti si trova Yasutoshi Nishimura, ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria. I suoi bilaterali sono la dimostrazione che il rapporto tra Washington e Tokyo parte dalla difesa (con il sostegno americano alla nuova Strategia di sicurezza nazionale giapponese) ma si spinge ben oltre.

Giovedì ha incontrato Gina Raimondo, segretaria al Commercio, parlando di tecnologie critiche ed emergenti. All’incontro si sono uniti anche i vertici dell’americana Ibm e della giapponese Rapidus per parlare di semiconduttori ma anche di biotecnologie e intelligenza artificiale. In un incontro al think tank Center for Strategic and International Studies il ministro Nishimura ha assicurato che il Giappone “rafforzerà” il suo coordinamento con gli Stati Uniti per limitare le esportazioni high tech verso la Cina davanti alle sempre più ampie sfide militari poste da Pechino. “È assolutamente necessario rafforzare la nostra cooperazione nel settore del controllo delle esportazioni”, ha dichiarato sottolineando l’avvicinamento di Tokyo a Washington sul bando dei chip verso la Cina.

Una questione centrale del G7 giapponese sarà la coercizione cinese. Le azioni intraprese da Pechino negli ultimi anni, come lo stop alle importazioni di ananas taiwanesi e di vino australiano, rappresentano un “pericolo chiaro e presente” per le economie di tutto il mondo, ha dichiarato il ministro Nishimura. “Ci aspettiamo che le risposte efficaci alla coercizione economica siano uno dei punti principali del vertice del G7 di quest’anno”, ha aggiunto. Anche su questo, la sponda americana non mancherà.

Nel corso dei suoi incontri nella capitale americana, il ministro Nishimura ha incontrato anche Alejandro Mayorkas, segretario alla Sicurezza interna, con il quale ha firmato un memorandum di cooperazione sulla cybersicurezza “che consentirà alle loro agenzie di rafforzare la collaborazione operativa, migliorare la sicurezza delle infrastrutture critiche, promuovere maggiori opportunità di partenariato e continuare a condividere le migliori pratiche con i nostri partner dell’Indo-Pacifico”, si legge in una nota della parte americana. Inoltre, i due hanno ospitato i rappresentanti della comunità imprenditoriale giapponese per una tavola rotonda sul rispetto dei diritti umani e sulla prevenzione del lavoro forzato nelle catene di approvvigionamento. La discussione, recita il comunicato, ha evidenziato il ruolo di primo piano del dipartimento per la Sicurezza interna nell’applicazione della legge sulla prevenzione del lavoro forzato degli uiguri nello Xinjiang.



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