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Intelligence e mare. La lezione di Sisto (Confitarma)

Più del 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale deriva dall’economia del mare e assicura lavoro a mezzo milione di persone. La conferenza stampa tenuta da Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, nell’ambito delle attività promosse dal Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri

“Intelligence e mare” è il titolo della conferenza stampa tenuta da Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, nell’ambito delle attività promosse dal Master in Intelligence dell’Università della Calabria. I lavori, moderati da Luigi Barberio, dirigente della Società Italiana di Intelligence, sono stati introdotti da Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence dell’Ateneo calabrese a cui è seguito un intervento di Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi, la Confederazione della piccola e media industria privata. Un momento di confronto significativo sulla centralità che svolge l’intelligence rispetto al mare e al sistema economico e produttivo collegato. Una riflessione, scientifica e culturale, sulla relazione tra lo sviluppo del nostro Paese e il mare, che con le sue potenzialità costituisce, soprattutto al Sud, una risorsa strategica.

Caligiuri ha ricordato che Jacques Attali nella sua “Breve storia del futuro” indica nelle direttrici delle antiche repubbliche marinare di Genova e Venezia le prospettive del futuro nazionale, ricordando come sia centrale il tema della sicurezza marittima, sia per i traffici che per l’aspetto informatico.

Per Franco Napoli le piccole e medie imprese italiane sono sempre più impegnate nello sviluppo della cultura marittima nel nostro Paese, precisando come sia fondamentale utilizzare per tempo e in modo efficace i fondi del Pnrr anche nel settore marittimo.

Luca Sisto ha ricordato che più del 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale deriva dall’economia del mare e assicura lavoro a mezzo milione di persone. Una risorse strategica per il Paese che finalmente sta tornando a valorizzare il suo patrimonio marittimo, che rappresenta una potenzialità straordinaria per l’Italia del futuro.



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