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Arrestato il boss Messina Denaro. Era in una clinica privata

Arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro. Era latitante da 30 anni ed è stato individuato dai carabinieri del Ros in una clinica privata di Palermo

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza. Lo ha appreso l’Ansa da fonti molto qualificate. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Matteo Messina Denaro era latitante da 30 anni ed è stato arrestato dai carabinieri del Ros. Sono passati 30 anni esatti, ieri 15 gennaio, anche dall’arresto del capo mafia Totò Riina.

LE REAZIONI

Il primo del governo a complimentarsi dell’arresto è stato Guido Crosetto con un tweet molto significativo:

Anche Giorgia Meloni ha rilasciato subito una dichiarazione: “Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”, così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro. “All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa. Il governo – prosegue il presidente Meloni – assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo – la difesa del carcere ostativo – ha riguardato proprio questa materia”.

“Dopo trent’anni di latitanza è finito in manette il superboss Matteo Messina Denaro. È con profonda emozione che ringrazio le donne e gli uomini dello Stato che non hanno mai mollato, confermando la regola che prima o poi anche i più grandi criminali in fuga vengono braccati e assicurati alla giustizia. È una bella giornata per l’Italia e che serve da ammonimento per i mafiosi: le istituzioni e inostri eroi in divisa non mollano mai”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini commentando l’arresto del superlatitante.

Il ministro Crosetto dopo il tweet ha anche dichiarato: “È un grande giorno per lo Stato e per tutti gli italiani. L’arresto del super latitante Mattia Messina Denaro è un colpo durissimo per la mafia e la criminalità organizzata. Mi congratulo con i Carabinieri e in particolare con il ROS, il Raggruppamento Operativo Speciale. Complimenti a tutte le Forze dell’ordine e alla Magistratura, dalla Procura di Palermo alla Procura nazionale antimafia, che in questi anni hanno lavorato in silenzio ma incessantemente per ottenere questo importante risultato che simbolicamente arriva all’indomani dell’anniversario della cattura del Capo dei Capi Totò’ Riina. Alle migliaia di persone che ogni giorno, in silenzio, operano a tutela della legalità e a difesa della giustizia va il grazie di tutti gli italiani. Questa è la vittoria delle Istituzioni e dei cittadini onesti! La lotta alla mafia non avrà tregua”.

L’ARRESTO

Il boss si era recato in una clinica privata di Palermo, la Clinica Maddalena, specializzata per la cura del cancro. Lì il Ros ha individuato e arrestato Matteo Messina Denaro.

Il capomafia trapanese era latitante e condannato all’ergastolo per moltissimi omicidi di stampo mafioso, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92 dove hanno perso la vita Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma.

Il superlatitante è stato trasferito in una località segreta.



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