Dopo il viaggio europeo di Wendy Sherman a dicembre, il premier ha partecipato alla sua prima telefonata con Biden, Scholz, Macron, Sunak, nel gruppo informale che coordina le attività in seno a G7, Nato, Ocse e Nazioni Unite, ancora più rafforzato dallo scoppio del conflitto ucraino. La consegna dei carri tedeschi e il sesto pacchetto italiano: il fronte a sostegno di Kiev è unito
L’Italia rafforza il suo ruolo nel Quint, il gruppo informale composto dagli Stati Uniti e dai quattro principali Stati europei, nato per coordinare le attività in seno a G7, Nato, Ocse e Nazioni Unite. Un legame a cinque che era stato riallacciato da Mario Draghi un anno fa, e confermato anche con il nuovo governo Meloni durante il viaggio europeo di Wendy Sherman, vice-segretario di Stato americano, raccontato su Formiche.net a dicembre.
Ora arriva la prima telefonata “a cinque” del nuovo presidente del Consiglio: in linea c’erano il Presidente degli Stati Uniti Biden, il Presidente francese Macron, il Cancelliere tedesco Scholz e il Primo Ministro britannico Sunak, nel quadro dello stretto coordinamento euroatlantico sul sostegno all’Ucraina. “Prendendo atto della situazione sul terreno a quasi un anno dall’invasione russa, i leader hanno ribadito l’importanza di una costante forte coesione tra alleati nel continuare a fornire assistenza a Kiev a 360 gradi”, fanno sapere da Palazzo Chigi.
La telefonata avviene mentre Usa e Germania annunciano l’invio dei carri armati Abrams 1 e Leopard-2, a pochi giorni dal summit di Ramstein in cui i ministri della Difesa dei Paesi che sostengono lo sforzo ucraino si sono impegnati ad aumentare l’aiuto militare a Kiev. In barba ai video fake che la Russia mette in giro sui carri armati americani, il fronte è compatto: il ministro Crosetto oggi in audizione alla Camera (e poi al Copasir, ma i dettagli sono riservati) ha spiegato che l’Italia deve aumentare la propria rilevanza e capacità autonoma di influenzare processi e operazioni in ambito internazionale.
Dopo aver spiegato a Formiche.net le linee guida dell’azione internazionale dell’Italia, a Che tempo che fa Crosetto ha confermato: “Il sesto decreto sulle armi da inviare all’Ucraina ci sarà” e “darà all’Ucraina la possibilità di difendersi dagli attacchi aerei”. “In collaborazione con la Francia stiamo finalizzando l’invio del Samp/T, e comunque ci sono altre azioni a cui lavoriamo riservatamente”, ha poi dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri al Corriere della Sera.