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No alle primarie del Pd. Ecco cosa farà Casini

Alla presentazione del suo libro, il leader democristiano e senatore del Pd auspica un’opposizione “credibile non sfascista, ma che ha a cuore l’interesse e la responsabilità nazionale”. Così, Casini prenota un posto di rilievo nel dibattito parlamentare della legislatura. E festeggia 40 anni dalla sua prima elezione alla Camera

La ricorrenza rappresentata dai 40 anni in Parlamento di Pier Ferdinando Casini, con annesso evento romano sold out legato alla presentazione di “C’era una volta la politica” edito da Piemme, è stata una grandissima occasione.

Di riflessione, certo, di consapevolezze, ma anche di analisi e di indirizzi. La politica “fino al 2018” (assenti leghisti, grillini e terzopolisti) non ha voluto mancare all’appuntamento dedicato all’ex presidente della Camera, che ha deciso di parlare di politica in un modo molto personale, quasi “intimo” lo ha definito il cardinale Matteo Zuppi nel suo messaggio.

Due gli aspetti che tra tutti sono da sottolineare. Primo, il no di Casini alle primarie democratiche. Il motivo, ha detto, è da ritrovarsi nel suo rispetto per una storia che, per gran parte, è diversa dalla sua: per questa ragione ritiene che tale diversità sia qualcosa di cui essere orgogliosi e, c’è da scommetterci, sarà ancora il tratto somatico negli anni a seguire.

Secondo aspetto, l’esigenza ecumenica di poter disporre di “un’opposizione autorevole e credibile”, sia al fine di controbilanciare l’azione dell’esecutivo in maniera costruens e non soltanto destruens, sia per offrire complessivamente a politica e istituzioni “un elemento di stabilità”.

In questo senso l’auspicio manifestato da Casini di un’opposizione, guidata dal Partito democratico, “credibile non sfascista, ma che ha a cuore l’interesse e la responsabilità nazionale”, rappresenta una via di indirizzo precisa, anche nella prospettiva di una maturazione complessiva della politica e dei suoi interpreti.

In questo solco trova “riparo” anche un’altra consapevolezza: con queste premesse, e alla luce delle nuove sfide che toccano il futuro del Paese e degli italiani, appare chiaro che Casini nei prossimi anni potrà rivelarsi, così come accaduto nelle ultime complicatissime legislature, un punto di riferimento in Parlamento (se e quando ce ne sarà bisogno).



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