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Wedap, dalla Puglia un progetto innovativo per fornire acqua ai villaggi isolati

Wedap è l’acronimo di Water and Eletricity from Draught Animal Power, ossia Acqua ed Elettricità prodotta da trazione animale. Ed è un’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa promossa da un’azienda agricola, Masseria Coppola, nei Comuni di Grottaglie e Crispiano in provincia di Taranto. Perché è importante

La siccità è uno degli effetti più nocivi del cambiamento climatico e “nessun Paese ne è immune”, ammoniscono le Nazioni Unite. Secondo il rapporto pubblicato dall’Onu lo scorso anno in occasione della Giornata mondiale della siccità e della desertificazione, entro il 2040 un bambino su quattro vivrà in aree con “estrema carenza d’acqua” e, entro il 2050, oltre 5  miliardi di persone vivranno in aree con scarsità d’acqua almeno un mese all’anno, rispetto ai 3 miliardi 600 milioni di oggi. E potrebbero superare i 200 milioni le persone costrette a migrare a causa della siccità.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) la siccità ha colpito molte parti del mondo negli ultimi anni, tra cui il Corno d’Africa, il Canada, gli Stati Uniti, l’Iran, l’Afganistan, il Pakistan, la Turchia. In Sud America ha causato ingenti perdite agricole. Tutti i Paesi africani ne soffrono, i corsi d’acqua si asciugano, i raccolti vengono decimati, il bestiame fa fatica a sopravvivere e cresce ogni giorno il numero di persone che soffrono per la fame.

L’Italia e il Mediterraneo sono una delle aree nel mondo più sensibili alle variazioni climatiche. La grave siccità dell’ultimo anno che ha colpito il Po e gran parte dei fiumi italiani è la peggiore degli ultimi settant’anni, con gravi ripercussioni sull’agricoltura, la biodiversità e la produzione di energia elettrica. Secondo Coldiretti “l’emergenza siccità continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana, dove si concentra il 30% della produzione agricola Nazionale”.

Wedap è l’acronimo di Water and Eletricity from Draught Animal Power, ossia Acqua ed Elettricità prodotta da trazione animale. Ed è un’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa promossa da un’azienda agricola, Masseria Coppola, nei Comuni di Grottaglie e Crispiano in provincia di Taranto. Wedap ha in corso un progetto di ammodernamento dei sistemi per il pompaggio dell’acqua azionati dalla trazione animale. Nel sistema un animale che gira in tondo aziona un generatore di corrente elettrica che, a sua volta, alimenta una pompa. È stato dimostrato che, con un animale di taglia media (nel rispetto degli standard internazionali previsti per il benessere animale) il sistema può sollevare, in quattro ore, circa 60 mila litri d’acqua, a 4-6 metri. Con un’apposita torre di distribuzione, attraverso una rete di tubi, l’acqua può arrivare a centinaia di abitazioni in un raggio di diversi chilometri e soddisfare, così, un villaggio di circa mille persone.

L’ultimo rapporto della Fao sulla situazione dell’agricoltura e della disponibilità di cibo nel mondo, si sottolinea “l’importanza del lavoro manuale e della trazione animale” e si ricorda che “nonostante i vantaggi della meccanizzazione, ci sono prove che il lavoro manuale e la trazione animale possono ancora giocare un ruolo importante”. “La trazione animale, prosegue il rapporto, può essere un’importante fonte di energia per aziende agricole molto piccole e frammentate. Per molti produttori è anche la migliore strategia immediata per superare la scarsa disponibilità di energia prima di passare alla meccanizzazione. Per la maggioranza dei produttori africani la transizione verso la trazione animale potrebbe significare un reale progresso”.

Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati diversi prototipi di pompe a trazione animale, ai quali è stato accordato il Brevetto  italiano rilasciato dal ministero delle Attività Produttive (oggi delle Imprese e del Made in Italy). L’innovatività del ritrovato è stata certificata anche dal World Intellectual Property Organization (WIPO).  Nel 2017 è stata firmata una convenzione con la Regione Puglia che ha concesso l’utilizzo di due esemplari di razza asinina per lo sviluppo del progetto. Responsabile del progetto è Antonio Perrone, già visiting scholar per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla New York University, dove ha approfondito i temi relativi al trasferimento delle tecnologie nei Paesi in  via di sviluppo. Perrone è stato anche, per  molti anni, dirigente alla divisione ricerca del Servizio Sviluppo Sostenibile del ministero dell’Ambiente.

“La particolarità del progetto – ricorda Perrone – sta nel fatto che, contrariamente a quanto fatto finora, non si è cercato di adattare le tecnologie occidentali, quali i motori, l’eolico e il fotovoltaico, alle esigenze dei villaggi isolati con costi enormi per gli stessi. Il lavoro è partito da un’analisi socioeconomica ed agronomica ed ha individuato le fonti di energia primaria realmente presenti nei villaggi e cioè il lavoro manuale e la trazione animale”.

L’Empower a Billion Lives (EBL) è una competizione a livello mondiale, organizzata dal 2018 dalla IEEE, la più grande organizzazione professionale al mondo che raccoglie oltre quattrocentomila esperti del settore elettrico ed elettronico. La competizione premia quelle idee che meglio possono garantire il collegamento alla rete elettrica per quel miliardo di persone che quel collegamento non ce l’hanno. E distribuisce premi ai team più qualificati per oltre cinquecentomila dollari. Oltre a questo, l’IEEE ha realizzato un’iniziativa di crowfunding creando una pagina web con la quale chiunque può sostenere, con un contributo volontario, quei progetti che l’Istituto ritiene meritevoli di sostegno. Wedap, unico candidato italiano, ha superato le prime fasi del concorso e ora sta preparando il collaudo finale e IEEE ha creato una pagina web per tutti quelli che volessero partecipare al crowdfunding.

Antonio Perrone ha sottolineato un altro dato particolarmente significativo: “Una stima molto prudente ci dice che gli animali da lavoro sono oggi oltre duecento milioni. Se, per ipotesi, tutto il lavoro svolto da questi animali fosse sostituito da motori a scoppio, le emissioni di CO2 e il consumo di carburanti fossili aumenterebbe nel mondo dell’1,5 per mille. Mentre la trazione animale, laddove fosse considerata un’energia rinnovabile, peserebbe nel bilancio di tutte le rinnovabili dell’1,4 per cento”.

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