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Seul sale a bordo del club Vega C. Smacco a Mosca

La Corea del Sud si è unita alle file di Paesi che hanno scelto di affidarsi al razzo Vega C, gestito da Arianespace e realizzato grazie al contributo di Avio. Il satellite Komsat-6 era rimasto a terra per le sanzioni imposte alla Russia ed è ora pronto a volare in orbita grazie al vettore europeo

Un nuovo Paese (extra-europeo) entrerà nel club dei clienti del lanciatore Vega C di Avio di Colleferro e gestito da Arianespace. Si tratta della Corea del Sud, che ha selezionato il razzo europeo per lanciare in orbita il suo satellite Kompsat-6 (Korea multi-purpose satellite). Sarà un nuovo alleato per il monitoraggio dei disastri e dell’ambiente, nonché per la gestione degli oceani e del territorio. L’annuncio arriva direttamente dal viceministro della Scienza di Seul, Oh Tae-seog, a seguito di una gara d’appalto internazionale.

I ritardi provocati dalla guerra

Il satellite era rimasto a terra a causa delle sanzioni imposte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Kompsat-6 avrebbe infatti dovuto “prendere il volo” già negli ultimi mesi del 2022 dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord della Russia, a bordo di un razzo Angara. Ma Seul ha poi revocato il contratto e non è ancora chiaro se sia previsto un risarcimento da parte di Mosca. Nonostante la Corea del Sud abbia deciso di affidarsi al Vega C, a causa del mancato ultimo lancio commerciale di dicembre (seguito al successo del debutto dello scorso luglio), non è ancora stata prevista una nuova data di lancio.

Il satellite

Kompsat-6 sarà il secondo satellite di immagini Sar sviluppato dal Korea aerospace research institute (Kari), finanziato dallo Stato. Proprio al Kari sarà affidata infatti la gestione del satellite anche dopo il lancio. Il suo predecessore, il Kompsat-5, era stato lanciato nell’estate del 2013, grazie a un vettore Dnepr-1 partito da Dombarovsky, in Russia. Una volta in orbita, il nuovo satellite sudcoreano monitorerà il nostro pianeta da circa 505 chilometri di altezza con alti livelli di risoluzione. Un gioiello tecnologico il cui bus satellitare è stato sviluppato dal Kari, mentre il carico utile è stato realizzato dal produttore aerospaziale nazionale Lig Nex1, con l’assistenza tecnica di Airbus defence and space.

Prossimi lanci

Nell’agenda di Seul sono in programma altre due missioni satellitari, il cui lancio ha subito ritardi nuovamente a causa delle sanzioni russe. Si tratta del satellite di telerilevamento Cas500-2 e di Snipe (Small scale magNetospheric and ionospheric plasma experiment), una costellazione composta da quattro Cubesat 6U, che mira a identificare le variazioni temporali e spaziali delle strutture di plasma su piccola scala nella ionosfera e nella magnetosfera. Entrambi hanno già accumulato un ritardo di oltre sei mesi, dal momento che sarebbe dovuti partire nella prima metà dello scorso anno dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan. “Organizzeremo una gara d’appalto internazionale a marzo per selezionare il veicolo di lancio che trasporterà il Cas500-2, auspicabilmente nella prima metà del prossimo anno”, ha spiegato il vice ministro sudcoreano secondo quanto riportato da Space news.

(Immagine: KARI)


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