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Gli hacker e noi (gli italiani). Il barometro di Arditti

L’ultimo lavoro di Swg rileva la consapevolezza degli italiani nei confronti degli attacchi cyber sempre più frequenti, una forma di guerra moderna con cui colpire nemici in ogni angolo del pianeta. Il barometro di Roberto Arditti, presidente di Kratesis

Si fanno sempre più frequenti le notizie di attacchi informatici a tutti i livelli, figli purissimi delle moderne forme di guerra che si stanno combattendo in giro per il mondo. Ne sono consapevoli gli italiani?

Ci aiuta a capirlo l’ultimo lavoro Swg, che mostra un salto in avanti nella convinzione “collettiva”.

Terroristi e ladri, le definizioni più gettonate. Ed è una consapevolezza corretta quella degli italiani, a cui però dobbiamo aggiungere l’attività deliberata di molti Stati, che ormai considerano a tutti gli effetti questa una forma di guerra moderna con cui colpire nemici in ogni angolo del pianeta.

C’è però almeno un altro aspetto da considerare, ben evidente in questa seconda (e interessante) serie di dati.

La fiducia verso le banche è (allo stato) alta: lì ci sono i risparmi delle famiglie. Ma proprio per questo occorre investire per proteggere quei risparmi e quella (relativa) tranquillità.

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