Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Il popolo di Elly ribalta i democratici

Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd. All’80% dei seggi scrutinati si è confermata davanti a Stefano Bonaccini: 53,8% contro il 46,2%. È la prima donna alla guida del partito ed è la più giovane

“Complimenti, le daremo una mano”. Una segreteria al femminile. Anzi, femminista. Si chiude con il fair play con cui è iniziata, la sfida per la segreteria del Pd tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Il governatore ha votato in mattinata in un seggio di Campogalliano, mentre la deputata in centro a Bologna. Ormai è chiaro che la deputata abbia avuto la meglio. A determinare il risultato probabilmente sono stati i “polmoni” di Bologna, Roma, Torino e Milano.

La ricetta “femminista” ed “ecologista” ha convinto gli elettori del centrosinistra che hanno deciso di assegnarle un compito che comunque si preannuncia tutt’altro che facile. Va detto, peraltro, che Schelin aveva ottenuto la benedizione di alcuni maggiorenti del partito: Bettini e Franceschini. Comunque, nel corso della lunga campagna congressuale, Elly Schlein ha fatto capire a più riprese di incarnare un nuovo corso per il Partito democratico. “Parte da noi” è stato il suo motto. Ora si tratterà di metterlo in pratica.

Incassare un dividendo così importante sicuramente non è banale, ma per il Pd si apre comunque una fase di riflessione interna. Se le percentuali sono confermate, il distacco tra i due componenti non è particolarmente elevato: Schlein viaggia poco oltre il 53%. Senza contare il fatto che dalla sua parte, il governatore emiliano-romagnolo, ha contato sull’appoggio di una cordata significativa di amministratori locali che in qualche misura rappresentano la spina dorsale del partito sui territori.

Non è bastata la “vocazione maggioritaria”, invocata dal governatore in tutti i suoi appuntamenti elettorali. Evidentemente la comunità che si riconosce nel perimetro del Partito democratico ha scelto qualcosa di diverso. Ora sarà interessante capire da quali basi la segretaria partirà per costruire la “nuova identità” del partito. E, chiaramente, l’altro punto cruciale sarà capire in che modo verranno costruite le alleanze nella galassia dell’opposizione. Se Bonaccini era certamente più orientato al Terzo Polo e al dialogo con Matteo Renzi e Carlo Calenda, Elly Schlein è stata più volte possibilista con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Staremo a vedere.

×

Iscriviti alla newsletter