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Uno Swift di guerra. Russia e Iran provano a salvare le banche

Dopo l’accordo sulla moneta virtuale con cui sfidare il dollaro americano, ora i due Paesi per tentare di salvare i bilanci dei rispettivi istituti si mettono a tavolino per creare un sistema di comunicazione e pagamento alternativo a quello occidentale. Mentre sulle reali condizioni dell’economia russa è sempre nebbia fitta

Muoversi tra disperazione e tattica. Le reali condizioni dell’economia russa continuano a essere avvolte da una fitta nebbia. C’è chi, come il governatore della banca centrale della Federazione, Elvira Nabiullina, parla apertamente di impatto notevole delle sanzioni sul Pil dell’ex Urss.

E chi, come il Fondo monetario, allontana la prospettiva di un collasso economico e finanziario del Cremlino. Una cosa è certa. Le banche russe sono ad oggi estromesse dai circuiti di comunicazione e pagamento occidentali, che rispondono al nome di Swift. Questo vuol dire che nessun istituto della Federazione, da Vtb a Sberbank, può effettuare un solo bonifico o transazione presso una banca del circuito appena citato, con evidenti impatti sulle commissioni, che poi per un istituto rappresentano buona quota dei margini. Per questo la carta russa è ancora quella dell’Iran. Russia e Repubblica islamica hanno infatti deciso di integrare i loro sistemi bancari per aggirare il sistema di pagamenti internazionali Swift, da cui entrambi i Paesi sono stati banditi.

Il nuovo sistema di comunicazione forgiato da Iran e Russia, denominato System for Financial Electronic Messaging (Sepam), permetterà ai due Paesi di effettuare transazioni finanziarie senza ricorrere a Swift. Sepam, ha scritto Reuters, collegherà circa 700 banche russe e 106 banche straniere di altri 13 Paesi con quelle iraniane. Mosca mira a utilizzare questo nuovo canale per aumentare il volume degli scambi con l’Iran a 10 miliardi di dollari l’anno. Ma non è tutto. Come raccontato da Formiche.net nelle scorse settimane, i due governi stanno lavorando per sviluppare una criptovaluta supportata dall’oro per sfidare il dollaro Usa.

Non è certo un mistero il fatto che l’esclusione da Swift abbia comportato gravi conseguenze per i sistemi bancari di entrambi i Paesi, poiché la rete di messaggistica con sede in Belgio è fondamentale per facilitare le transazioni finanziarie tra banche. Swift collega oltre 11.000 istituzioni finanziarie in oltre 200 paesi, inviando in media 42 milioni di messaggi al giorno. Il divieto blocca efficacemente la Russia e l’Iran dall’utilizzare le loro riserve di valuta estera, rendendo difficile finanziare le rispettive economie.



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