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Ecco Amazonas Nexus, il satellite contro il digital divide in America

Un Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita il satellite per telecomunicazioni Amazonas Nexus, progettato e realizzato da Thales Alenia Space, insieme al trasponder Pathfinder 2 della Us Space force. Grazie alle sue prestazioni e flessibilità, Amazonas Nexus dell’operatore Hispasat si prepara a fornire supporto al contrasto del digital divide nelle Americhe

Lanciato con successo il satellite di nuova generazione per le telecomunicazioni Amazonas Nexus, insieme a un carico utile per la Forza spaziale statunitense. Entrambi sono decollati a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, dal Kennedy space center a Cape Canaveral, in Florida, con un giorno di ritardo rispetto a quanto previsto, a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Poco più di otto minuti dopo il decollo, il primo stadio del Falcon 9 è atterrato su una nave-drone nell’Oceano Atlantico, per essere poi riutilizzato. Amazonas Nexus, progettato e costruito da Thales Alenia Space (Tas) – joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) –, consentirà di alimentare l’espansione dell’operatore spagnolo di telecomunicazioni satellitari Hispasat nel continente americano.

Il satellite

Thales Alenia Space, oltre ad aver guidato la progettazione e realizzazione del satellite, visto il suo ruolo di prime contractor, si è occupata anche della fase di test ed è stata responsabile della messa in orbita della sonda. “I team di Thales Alenia Space possono essere orgogliosi del successo del lancio di Amazonas Nexus, una missione che contribuirà a colmare il divario digitale in America Latina, portando nuovi servizi di connettività ai settori aereo e marittimo”, ha raccontato il vice presidente esecutivo per le telecomunicazioni di Thales Alenia Space, Marc-Henri Serre. Amazonas Nexus, che pesa circa 4500 chili e avrà una durata di vita stimata di oltre 15 anni, è stato dotato di un nuovo processore digitale trasparente (Dtp) che gli permette di aumentare la sua flessibilità geografica. Così potrà essere gestito digitalmente per adattare la capacità alla domanda in orbita e rispondere all’evoluzione del mercato delle telecomunicazioni. Il satellite geostazionario ad alta produttività (Hts) andrà inoltre a sostituire nello spazio Amazonas 2 e, grazie al suo design e versatilità, diventerà l’alleato più efficiente nella flotta di Hispasat.

Un alleato contro il digital divide

Grazie alle sue caratteristiche e al suo sviluppo tecnologico, il nuovo satellite potrà raggiungere nuovi clienti e mercati con servizi rivolti anche ai settori del trasporto aereo e marittimo. Amazonas Nexus coprirà infatti l’intero continente americano, il corridoio dell’Atlantico settentrionale e la Groenlandia, rafforzando così la posizione di Hispasat nei mercati in espansione. Rappresenta, inoltre, un prodotto ideale per colmare il divario digitale in America Latina, dal momento che consente ai governi e agli operatori di telecomunicazioni di distribuire reti e servizi nelle regioni a bassa penetrazione di infrastrutture terrestri.

Sinergia commerciale-militare

Come riporta SpaceNews, a bordo del Falcon 9 c’era anche un trasponder per comunicazioni protette ad alta larghezza di banda per la Us Space Force, chiamato Pathfinder 2. Si tratta della terza missione Pathfinder, progettata per utilizzare le tecnologie commerciali esistenti per fornire alternative a banda larga per le esigenze di comunicazione satellitare della Forza spaziale statunitense. La missione, a detta del capo del Tactical satcom acquisition delta presso lo Space systems command – l’ente della Forza spaziale che supervisiona l’acquisto di nuove tecnologie – Charlotte Gerhart, dimostra un “alto grado di collaborazione tra l’acquisizione militare e quella commerciale”.

(Immagine: Thales Alenia Space)

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