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Italia-India, nel nome della Difesa. La visita di Meloni e l’accordo in arrivo

Meloni Modi

Secondo The Hindu, il premier italiano incontrerà il suo omologo indiano all’inizio di marzo, quando parteciperà alla conferenza Raisina Dialogue. La sua visita dovrebbe allentare le vecchie tensioni e inaugurare una nuova cooperazione bilaterale nel settore della difesa, nel segno del rinnovato interesse italiano per il quadrante indopacifico

Il governo guarda all’India. A inizio marzo il primo ministro Giorgia Meloni atterrerà a Nuova Delhi, dove parteciperà alla conferenza Raisina Dialogue come ospite principale e incontrerà il premier Narendra Modi. I due si erano incontrati l’ultima volta a novembre, alla conferenza del G20 di Bali, dove si erano impegnati ad approfondire la relazione tra i rispettivi Paesi.

Secondo The Hindu, la visita “dovrebbe porre fine a un decennio di gelo” – causato dagli attriti per l’arresto dei due marò italiani, e non solo – e lasciarselo “saldamente alle spalle” grazie a una nuova cooperazione bilaterale in materia di difesa, che “probabilmente sarà annunciata” durante la visita del premier Meloni. “Si sta discutendo di un accordo generale sulla cooperazione bilaterale nel settore della difesa”, ha dichiarato una fonte diplomatica al quotidiano, aggiungendo che se i colloqui dovessero prolungarsi l’accordo sarà comunque pronto per la firma in tempo per la prossima visita di Meloni, a settembre, per il vertice del G20.

L’ex ambasciatore indiano in Italia Anil Wadhwa ha dichiarato a The Hindu che gli ultimi anni “hanno visto un continuo sforzo da parte di entrambe le parti” per superare le controversie del passato e concentrarsi sugli sforzi economici. Sebbene i legami bilaterali ne abbiano risentito, l’Italia è rimasta coinvolta nell’industria della difesa indiana attraverso realtà come Fincantieri, che fornisce il know-how per l’aggiornamento tecnologico e il potenziamento delle capacità della prima portaerei indiana, la INS Vikrant. Inoltre, pochi giorni dopo l’incontro tra Modi e l’allora premier italiano Mario Draghi a margine della riunione del G20 a Roma, il Ministero della Difesa indiano ha revocato il divieto imposto su Leonardo.

I lavori preparatori sono in corso. La scorsa settimana, il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego Di Cremnago (in rappresentanza del Ministro della Difesa Guido Crosetto) ha parlato con il ministro della Difesa indiano Rajnath Singh a margine della fiera Aero India a Bengaluru. Ha incontrato anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Anil Chauhan, con il quale ha discusso della collaborazione nei settori della guerra aerea, subacquea ed elettronica. Dopodiché ha parlato ai rappresentanti governativi presenti al Conclave dei Ministri della Difesa, ponendo l’accento sulla necessità di espandere le relazioni con Nuova Delhi.

“L’interscambio con il nostro Paese, nell’intorno dei 14 miliardi, seppur in crescita del 42 per cento rispetto all’anno precedente, è decisamente inferiore al potenziale”, ha dichiarato Perego a Bangalore, sottolineando che le aziende italiane in più settori – tra cui quello navale, quello aeronautico, quello elettronico e delle munizioni – devono cogliere la “progressiva diversificazione di Nuova Delhi dalla dipendenza dalla Russia e la strategia ’Make in India’” come un’opportunità. “La mia presenza qui e soprattutto le prossime [presenze] dei vertici del governo italiano, insieme ai lavori volti alla sottoscrizione di un nuovo accordo di cooperazione nel settore della difesa, segnano una nuova stagione di enfasi delle relazioni fra i nostri due Paesi”.

Lo sforzo diplomatico è da leggere nel quadro della rinnovata centralità del quadrante indopacifico, a cui l’Italia guarda con interesse crescente. Roma è sempre più intenzionata a onorare il concetto di sicurezza indivisibile, considerato che in un mondo interconnesso, anche gli scenari geograficamente distanti hanno ripercussioni immediate anche vicino a casa. Dunque il sistema-Paese sta intensificando gli sforzi in Asia, specie attraverso gli accordi di difesa.

Di recente Italia e Giappone hanno elevato il loro rapporto a “partnership strategica” dopo aver avviato, insieme al Regno Unito, un progetto congiunto (noto come GCAP) per lo sviluppo dei caccia di sesta generazione. Come anticipato su queste colonne, il ministro Crosetto dovrebbe recarsi a Tokyo nei prossimi mesi. Un’altra probabile destinazione è l’Indonesia, dove il rappresentante della Difesa italiano incontrerebbe il suo omologo Prabowo Subianto – che ha già espresso il suo apprezzamento per “l’impegno dell’Italia nell’attuale quadro geostrategico e la sua eccellenza tecnologica”.


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