Il segretario di Stato statunitense non andrà in Cina. Washington prende la decisione di rispondere severamente alla provocazione dell’invio di un pallone aerostatico da intelligence sui cieli continentali del Montana. Pechino si difende: è uno strumento civile per controllo meteorologico finito fuori rotta
Non c’è ancora un annuncio definitivo, ma il segretario di Stato americano, Antony Blinken, avrebbe deciso di rinviare l’imminente viaggio in Cina – doveva partire domenica, secondo fonti non ufficiali – in seguito al volo di quello che è stato descritto dal Pentagono come un pallone spia cinese sopra gli Stati Uniti.
Il rinvio segna una nuova fase significativa nelle tensioni tra Washington e Pechino, che teoricamente doveva prendere una forma non tanto di distensione, ma più lineare e garbata comunicazione, dopo che i due leader – Joe Biden e Xi Jinping – si erano incontrati al G20 di Bali.
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che non era uno strumento di spionaggio quello che è stato individuato sopra i cieli del Montana, ma un “dirigibile civile” utilizzato principalmente per ricerche meteorologiche. Il dirigibile, secondo i cinesi, avrebbe deviato dalla rotta prevista a causa del tempo.
La dichiarazione di un portavoce del ministero cinese è comunque la prima ammissione che l’apparecchiatura proviene dalla Cina da quando il Pentagono ha rivelato che stava seguendo il pallone.
L’incidente è stato sicuramente grave a causa dell’audacia del governo cinese, che ha inviato l’apparecchiatura nei cieli continentali statunitensi proprio nei giorni precedenti alla visita del segretario. In termini di guadagno di intelligence invece pare che non siano possibili sviluppi significativi.
In Montana c’è comunque la Malmstrom Air Force Base, dove si trova il 341esimo Missile Wing: è una delle tre basi dell’aeronautica americana che gestiscono e mantengono i missili balistici intercontinentali. Tuttavia, al di là delle possibili osservazioni specifiche, Washington ha scelto la risposta severa all’attività cinese e alla violazione/provocazione che essa rappresenta.