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Ucraina, digitale e crescita. Si alza il sipario sul G20 indiano

​A Bangalore, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti incontra il collega argentino Massa, mentre la presidenza di turno lancia una task force per la tecnologia a portata di tutti e a buon mercato​. E la Francia…

Un mondo più digitale e meno indebitato. Si è ufficialmente alzato il sipario sul G20 delle finanze di Bangalore, in India, proprio nel giorno in cui ricorre il primo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. Il dossier sul tavolo non mancano, ma i punti fermi sono essenzialmente due: la necessità di ridurre il debito delle economia in via di sviluppo e creare i presupposti per una tecnologia a portata di tutti e a buon mercato.

DIGITALE FORMATO MONDO

Non è un caso se la presidenza indiana del G20 ha costituito una task force sull’infrastruttura digitale pubblica per la trasformazione economica, l’inclusione finanziaria e lo sviluppo. Il tema è stato oggetto di un simposio organizzato nella serata di ieri a Bangalore, a margine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali. Dai lavori è emerso che l’innovazione digitale si è rivelata un grande fattore di livellamento e crescita per molti Paesi, tra cui l’India, e che un’infrastruttura digitale pubblica può favorire l’emancipazione sociale attraverso una maggiore accessibilità, inclusione, responsabilità e aumento di produttività.

E anche lo sganciamento finanziario dei Paesi indebitati, nel senso che la crescita può favorire un’accelerazione del rimborso dei finanziamenti. Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, le ministre delle Finanze indiana, Nirmala Sitharaman, e indonesiana, Sri Mulyani Indrawati, il governatore della Banca centrale del Brasile, Roberto de Oliveira Campos Neto, la direttrice operativa del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, e il direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (Bri), Agustin Carsten.

TRA GUERRA ED ECONOMIA

Altro capitolo, la ripresa globale. Qui la parola è passata al ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire. “Il G20 delle Finanze in India è stato anche l’occasione per mettere enfasi su una buona notizia: la situazione economica appare migliore del previsto e l`inflazione dovrebbe calare per la metà del 2023 nei paesi sviluppati”, ha chiarito Le Maire. Tuttavia al tempo stesso incombe “il rischio di frammentazione della globalizzazione: non è mai stato così alto c’è necessità di agire più rapidamente”.

Non è tutto. La Francia ha espresso una posizione ferma verso la guerra in Ucraina, scatenata dalla Russia. “Come Francia al G20 delle Finanze sull’eventuale comunicato finale ci opporremo a qualunque passo indietro rispetto alla dichiarazione dei leader al vertice di Bali sulla guerra in Ucraina. “Abbiamo piena fiducia nelle capacità della presidenza indiana del G20: o ci atteniamo al comunicato di Bali, oppure la Francia si opporrà a qualunque comunicato. Non posso essere più chiaro. La questione che resta aperta è relativa al working della condanna della guerra russa in Ucraina. E per essere chiari ci opporremo a qualunque passo indietro rispetto alla dichiarazione dei leader a Bali. Condanniamo con forza questo attacco illegale brutale contro l’Ucraina e non vogliamo alcun passo indietro. Ma ribadisco che ho piena fiducia nell`India e penso che sia nella migliore posizione per avere questo forte comunicato che aspettiamo tutti”.

IL G20 DI GIORGETTI

Tra i grandi protagonisti del G20, poi, anche Giancarlo Giorgetti. Sempre a margine della riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali, il ministro indiano Sitharaman ha avuto numerosi colloqui bilaterali, compreso quello col ministro italiano dell’Economia. Tra gli altri omologhi Sitharaman ha incontrato il britannico Jeremy Hunt, l’argentino Sergio Massa, la spagnola Nadia Calvino e la canadese Chrystia Freeland. Inoltre, ha avuto un incontro col commissario per l’Economia dell’Unione europea, Paolo Gentiloni.

Tornano a Giorgetti, il titolare di Via XX Settembre ha incontrato per un bilaterale proprio Massa. Nel corso dell’amichevole e costruttivo colloquio, si sono affrontati i temi della crisi energetica, le conseguenze della guerra in Ucraina, aumento dei prezzi e inflazione. I due ministri si sono anche confrontati sulla strategia per essere indipendenti dal gas russo e in questo senso Giorgetti ha confermato la volontà del governo italiano di rendere operativi due rigassificatori in Italia. Giorgetti, infine, ha invitato a Roma l’esponente politico argentino.


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