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Ecco come Space dream avvicina i giovani allo Spazio. Il concorso del Ctna

Al via le iscrizioni per la terza edizione di “Space dream”, l’iniziativa di Ctna e la Sapienza che vuole portare le giovani studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado sempre più vicini allo Spazio, alla cultura aerospaziale e all’esplorazione, grazie anche al contributo scientifico dell’Asi, del Cnr e dell’Inaf

Le scuole vanno in orbita. Non si tratta di fantascienza, ma dell’iniziativa scolastica e culturale “Space dream” promossa dal Cluster tecnologico nazionale aerospazio (Ctna), con il supporto di Leonardo e Thales Alenia Space. Grazie anche al contributo scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), e dell’Università la Sapienza, la manifestazione mira a condividere la cultura aerospaziale con i docenti delle scuole primarie e secondarie italiane, nell’ottica di valorizzare i sogni e le aspirazioni di ragazze e ragazzi. Il percorso, attraverso risorse didattiche interattive e un concorso rivolto a diverse fasce d’età, permetterà alle studentesse e agli studenti di ottenere una prima base di conoscenze relative al settore aerospaziale e di sognare come sarà l’esplorazione dell’universo e la colonizzazione della Luna. Non solo, la terza edizione di Space Dream, ha esteso la partecipazione anche alle Associazioni riconosciute che sostengono i più giovani nello studio.

Spazio alle ragazze

Space Dream, fin dalla sua prima edizione, ambisce anche a ridurre il gap di genere che ancora caratterizza il comparto dell’aerospazio e in generale delle materie scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche (Stem). Per questo motivo ogni squadra che parteciperà al concorso sarà composta da un minimo di 3 e un massimo di 5 studenti coordinati da una ragazza, così da dare un contributo significativo alla parità di genere e incentivare una sempre maggiore inclusività del mondo femminile in ambito scientifico.

Space dream

Giunta alla sua terza edizione, l’attività vede insieme all’Asi il contributo scientifico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), a cui si aggiunge la collaborazione con Treccani scuola che gestisce la piattaforma online dove ci si potrà iscrivere gratuitamente all’attività fino al 30 aprile e dove si possono trovare il materiale didattico e tutte le informazioni necessarie. Così si vuole diffondere la cultura aerospaziale tra i più giovani, compresi coloro che sognano di intraprendere una carriera in orbita, diventando in futuro astronaute o astronauti, piloti, ingegneri o medici di bordo. L’attività, infatti, mira ad avvicinare gli studenti ai nuovi mestieri spaziali e alle nuove tecnologie in orbita.

Avvicinare i giovani alle orbite

La prima edizione del 2021 ha visto la partecipazione di più di 17mila studenti, per un totale di 784 classi distribuite su tutto il territorio nazionale. E a partire dalla seconda edizione, l’iniziativa ha aperto le porte anche alle scuole superiori, secondarie di II grado, ampliando così il pubblico di riferimento. I docenti possono già iscrivere le proprie classi per partecipare all’iniziativa inviando un progetto legato alla cultura aerospaziale. I progetti, a seconda dell’anno scolastico di riferimento, si baseranno su temi suddivisi in diverse macrocategorie: disegnare una mappa-atlante dei pianeti; inventare un racconto per descrivere lo sbarco sulla Luna, così come le emozioni e le scoperte legate a quest’avventura; costruire e progettare un modulo abitativo o un rover per organizzare la vita suolo lunare. Una commissione ad hoc si occuperà di scegliere i migliori due progetti vincitori per ognuna delle fasce d’età, che verranno poi premiati nel corso di un evento che si svolgerà a giugno a Roma.

(Immagine: Ctna)

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