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L’Asi assegna un nuovo progetto per i servizi in orbita a imprese italiane

Nella cornice del Pnrr, l’Asi ha assegnato a un raggruppamento temporaneo di imprese dello spazio italiano la progettazione e lo sviluppo della missione dimostrativa nazionale di In-orbit servicing. Così il nostro Paese, con una missione unica nel suo genere, è pronto a cavalcare lo sviluppo dei servizi in orbita come opportunità strategica e volano di crescita per la Space economy

È stato fatto un nuovo passo verso la chiusura degli affidamenti dei contratti del Pnrr all’Agenzia spaziale italiana (Asi). L’Asi ha infatti assegnato a un Raggruppamento temporaneo di imprese – costituito da Thales Alenia Space Italia, Avio, D-Orbit, Leonardo e Telespazio – l’affidamento per la progettazione e lo sviluppo della Missione dimostrativa nazionale di In-orbit servicing. Composta da due satelliti e dai relativi servizi di controllo e gestione a Terra, la missione svolgerà attività di dimostrazione, associate a servizi in orbita ad ampio spettro, con il coinvolgimento di diverse eccellenze nazionali nel settore industriale e della ricerca. L’attività rientra nella componente In-orbit economy del sub-investimento Pnrr e vedrà coinvolte numerose eccellenze nazionali del settore spaziale, in partnership con i membri del Raggruppamento, ricorrendo a collaborazioni già consolidate e creandone delle nuove. Il progetto, secondo le previsioni, concluderà lo sviluppo entro il primo semestre del 2026, in accordo con gli obiettivi definiti dal Pnrr.

La missione

La missione è volta a sviluppare le principali tecnologie-chiave per la realizzazione di servizi di interoperabilità spaziale per un valore di circa 235 milioni di euro: dall’ispezione al de-orbitamento e ricollocazione in orbita dei satelliti, dal rifornimento all’assemblaggio di infrastrutture e satelliti. La missione dimostrativa nazionale sarà composta da due satelliti, di cui un servicer che realizza i servizi a un satellite target, e include inoltre i relativi servizi di controllo e gestione a Terra. Questi ultimi svolgeranno in maniera autonoma, seguendo i necessari standard di sicurezza, una serie di operazioni in orbita, tra cui attività di dimostrazione ripetuta associate a servizi in orbita ad ampio spettro, quali l’ispezione, le operazioni di prossimità, l’attracco, il rifornimento, il controllo da parte del servicer del target, fino ad attività dimostrative di assemblaggio.

Sviluppo di tecnologie

L’obiettivo più ad ampio spettro del progetto è lo sviluppo delle tecnologie-chiave per i servizi in orbita di futura generazione, così da accrescere anche la capacità del nostro Paese e la sua competitività in questo importante segmento spaziale in espansione. Il progetto rappresenterà un asset strategico per l’Italia, che avrà così una missione unica nel suo genere, con una tempistica similare allo sviluppo di missioni analoghe in ambito Europeo. Tutto ciò permetterà di potenziare le competenze della filiera industriale nazionale per lo sviluppo dei servizi in orbita come opportunità strategica nell’utilizzo sostenibile e duraturo dello spazio e volano di crescita per l’ecosistema e la Space economy.

Un podcast per raccontare lo spazio

“Su la testa” è il titolo della serie di podcast prodotta dall’Asi (disponibile anche in lingua inglese con il titolo di “Look up”), la prima attraverso cui l’agenzia intende raccontare al pubblico l’avventura umana alla conquista dello spazio. Il podcast, disponibile sul sito dell’Asi, si serve della voce e dei testi di Daniela Amenta, giornalista e scrittrice, e della post-produzione di Paola Pagone, regista teatrale e giornalista radiofonica. Protagonisti della prima puntata sono Neil Armstrong e il primo passo dell’uomo sulla Luna. Ma non si parlerà solo di grandi astronauti. La serie intende infatti narrare l’avventura dell’essere umano nello spazio a 360 gradi, raccontando le personalità che hanno segnato questa storia.



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