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Jet, sensori e molto altro. L’industria italiana protagonista del Dsei Japan

Tra i protagonisti dell’edizione 2023 del Dsei Japan, la principale manifestazione della Difesa del Paese del Sol levante, ci sarà indubbiamente il caccia di sesta generazione Gcap, al quale partecipa l’Italia, in collaborazione con Tokyo e Londra. Ma oltre al velivolo da combattimento del futuro, l’industria nazionale si presenta all’appuntamento da protagonista su tutti i settori, dall’addestramento alla sensoristica

Ci sarà tanta Italia al prossimo Dsei Japan, la principale manifestazione dedicata al settore della Difesa integrato del Giappone, che si terrà a Chiba, vicino Tokyo, dal 15 al 17 marzo. Un evento che vedrà la partecipazione delle principali aziende italiane del settore, a partire da Leonardo. Protagonista sarà sicuramente il sistema aereo di combattimento di sesta generazione, il Global combat air programme (Gcap), che il nostro Paese realizza insieme a Londra e Tokyo. L’occasione, infatti, potrebbe vedere a margine anche un vertice tra i ministri della Difesa italiano, britannico e giapponese Guido Crosetto, Ben Wallace e Yasukazu Hamada per discutere i prossimi passi verso lo sviluppo congiunto del Gcap.

Il caccia di sesta generazione

All’evento saranno presenti tutte le principali aziende responsabili del progetto Gcap come la giapponese Mitsubishi Heavy Industries e la britannica BAE Systems, compreso il consorzio italiano che partecipa al Gcap composto Avio Aero, Elettronica, Mbda Italia e Leonardo. Un programma, come sottolineato dal senior vice president del gruppo di piazza Monte Grappa per il programma Gcap, Guglielmo Maviglia, che “guiderà la rivoluzione tecnologica che caratterizzerà il nostro settore nei prossimi cinquant’anni”. La sfida principale sarà creare un “sistema dei sistemi multidominio – ha spiegato ancora il manager – con l’aereo che rimarrà la core platform e i vari assetti che saranno interconnessi generando un sistema integrato, che va dalle piattaforme senza pilota agli armamenti” in grado di comunicare con tutti gli altri domini operativi, di terra, mare, aria, spazio e cyber”.

L’Italia sul Gcap

Al programma, per esempio, le italiane Leonardo ed Elettronica partecipano con la giapponese Mitsubishi Electric alla creazione della dimensione sensoristica del caccia di sesta generazione, attraverso lo sviluppo dell’Integrated sensing and nonkinetic effects & integrated communications system (Isanke&Ics). Una vera e propria rete di sistemi interconnessi in grado di conferire al velivolo capacità superiori in termini di sensoristica e di auto-protezione. Altro sistema fondamentale è quello degli effettori, i sistemi offensivi e difensivi di cui sarà dotato il Gicap, al quale partecipa anche Mbda che presenterà al Dsei la prossima generazione di effector da abbinare al caccia del futuro.

Il ruolo di Leonardo

Naturalmente, però, non si parlerà solo del caccia di sesta generazione, e il legame nel settore Difesa tra Italia e Giappone è cresciuto notevolmente nel corso degli anni. Leonardo è presente nel Paese del Sol levante da quarant’anni, fornendo diversi sistemi alle forze armate e di sicurezza nipponiche, a partire dagli oltre 160 elicotteri scelti dalla Marina, la Guardia costiera, la Polizia e le unità antincendio e Sar del Giappone. Al Dsei, la società italiana metterà in mostra il suo elicottero multi-missione AW139M, versione militare del più noto mezzo civile. C’è anche da ricordare che la Forza di auto-difesa aerea giapponese ha scelto la nuova struttura dell’International flight training school (Ifts), realizzata in Sardegna da Leonardo e dall’Aeronautica militare, per l’addestramento dei propri allievi piloti militari, con al centro l’uso dell’addestratore M-346 realizzato dal gruppo di Monte Grappa.

Sistemi all’avanguardia

Al Dsei Leonardo promuoverà dei sistemi avanzati di contromisure expendable attive per i velivoli da combattimento: BriteCloud, basato sulla tecnologia di disturbo Digital radio frequency memory, lanciabile da dispenser standard, progettato per contrastare le minacce a guida radar, e Miysis Dircm a difesa dai missili a guida infrarossa. In mostra anche i radar multifunzione e multi-dominio, fissi e mobili, per la sorveglianza e difesa aerea, terrestre e marittima, e la famiglia di munizioni Vulcano con calibri da 155 mm nella versione terrestre e da 127 mm in quella navale.


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