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Med-Or approfondisce i rapporti Italia-Israele. L’accordo con Inss

Mentre Israele e Italia spingono sulle relazioni istituzionali con l’intento di rafforzare la partnership, Fondazione Med-Or sigla un accordo di cooperazione con l’Inss di Tel Aviv. Minniti: “Potremo lavorare assieme per approfondire questioni sempre più rilevanti per i nostri due Paesi, anche alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto”

Una visita del presidente del Senato Ignazio La Russa a Gerusalemme appena conclusa; il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in arrivo a Roma per un pranzo di lavoro, venerdì, a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni; il viaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani la prossima settimana. Israele e Italia vivono una fase di particolare vivacità nelle relazioni.

La condivisione del grande dossier del Mediterraneo allargato, area in cui si muove la proiezione geopolitica sia italiana che israeliana, è uno dei punti di contatto maggiori. Un contesto particolarmente delicato, dove si sono innescate varie dinamiche di distensione – come quelle che hanno portato alla normalizzazione dei rapporti arabo-israeliani attraverso gli Accordi di Abramo. Mentre permangono situazioni di instabilità, tra cui la principale è la minaccia multi-dimensionale rappresentata dall’Iran.

È in questo quadro che si muovono non solo le attività istituzionali, ma anche quelle di carattere culturale e accademico. Studi, collaborazioni e progetti condivisi per creare analisi da trasformare in policy. Un esempio è l’avvio della cooperazione tra Fondazione Med-Or e l’Institute for National Security Studies (Inss) di Tel Aviv. L’obiettivo della partnership è lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti sulle questioni di geopolitica e di sicurezza nel Mediterraneo allargato.

“Per la Fondazione l’avvio di questo rapporto di collaborazione con Inss è estremamente importante e ci rende particolarmente orgogliosi – ha commentato Marco Minniti, il presidente di Med-Or e avremo modo di sviluppare progetti comuni di ricerca e di cooperazione scientifica su tematiche e in settori strategici che sono al centro dei nostri programmi di lavoro. INSS è infatti una realtà importante a livello internazionale, soprattutto per le sue attività su temi come sicurezza e geopolitica, e potremo lavorare assieme per approfondire questioni sempre più rilevanti per i nostri due paesi, anche alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto e che vedranno anche nei prossimi anni Italia e Israele sempre più coinvolti”.

Un punto di sovrapposizione tra le visioni dei due centri di analisi e ricerca riguarda le implicazioni della guerra in Ucraina nel Mediterraneo allargato, in particolare sulla situazione in Libano ed in Siria, anche alla luce degli sviluppi che appunto coinvolgono l’Iran – che sta assistendo la guerra russa fornendo droni killer a Mosca. Minniti in questi mesi ha più volte sottolineato come gli effetti della guerra scatenata da Vladimir Putin si sentiranno direttamente sul fronte meridionale dell’Europa e sul Mediterraneo allegato. E l’Italia con Israele ha un dialogo aperto sulle implicazioni della guerra quanto su quelle del ruolo – sempre più assertivo – che la Russia intende giocare nel bacino.

Il memorandum, siglato nella giornata di martedì 7 marzo 2023 tra Fondazione Med-Or e Inss (rappresentata dal direttore esecutivo, il prof. Manuel Trajtenberg) è il primo accordo di tale genere tra un’entità italiana e una israeliana. L’Inss è un think tank indipendente e no profit, che grazie a una ricerca innovativa e dagli alti standard, e alla presenza di ricercatori provenienti dal mondo accademico e da quello della sicurezza e dell’intelligence israeliana, è ampiamente considerato tra i migliori centri di analisi sulla difesa e sicurezza nella regione mediorientale e a livello internazionale.

L’accordo di collaborazione prevede l’organizzazione di eventi e seminari di approfondimento, in Italia e in Israele, su tematiche inerenti alla politica estera, di difesa e sicurezza; lo sviluppo di programmi di scambi tra ricercatori per acquisire nuove prospettive e conoscenze sulle rispettive regioni, il finanziamento di borse di studio (erogate da Med-Or) a studenti israeliani per corsi di master presso università italiane; l’istituzione di un dialogo “di lavoro” su base annua per discutere questioni di mutuo interesse, valutare lo status del partenariato, ed esplorare nuove prospettive di cooperazione.


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