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Ecco la nuova struttura di MI5 per affrontare Cina e Russia

La National Protective Security Authority è pensata per fornire a imprese, università e altre organizzazioni britanniche consigli per far fronte ai rischio di sicurezza, a partire dallo spionaggio industriale

La National Protective Security Authority è un nuovo organismo all’interno di MI5, l’agenzia d’intelligence interna del Regno Unito, per fornire a imprese, università e altre organizzazioni britanniche a rischio spionaggio industriale “l’accesso immediato a consulenze esperte in materia di sicurezza”. È una delle novità della “Integrated Review Refresh”, il nuovo documento strategico presentato dal governo di Rishi Sunak questa settimana in cui la Cina viene definita una “sfida epocale” (e su questo punto il primo ministro è stato chiaro, arrivando a rimproverare la politica estera non “intelligence e sofisticata” dei suoi colleghi di partito che la chiamano minaccia, come raccontato dal Times di Londra).

Il sito web dell’autorità è diviso in quattro aree: informazioni sull’ente; sicurezza protettiva; consulenza e orientamento; formazione e informazioni. Aziende e altri enti possono rivolgersi all’autorità per consigli su come trattare con aziende cinesi, fare affari in Cina o acquistare apparecchiature da fornitori cinesi. Inoltre, la nuova struttura definisce le linee guida per lavorare con aziende come Huawei e Hikvision e fornisce consigli sulle acquisizioni in settori sensibili, tema su cui il primo ministro Sunak ha voluto intervenire. Presente anche un “Catalogo delle attrezzature di sicurezza” fisica che sono ritenuti sicuri.

L’esigenza di dare vita alla National Protective Security Authority nasce da attività vissute negli anni passati. Come quelle di hacker cinesi e russi che hanno tentato di colpire il laboratorio della Università di Oxford che lavorava sul vaccino per il Covid-19. L’istituzione della nuova struttura, paragonata al National Cyber Security Centre istituito dal Government Communications Headquarters nel 2016, rappresenta anche un altro passo di MI5 e delle altre agenzie di intelligence di uscire dall’ombra.

Si tratta di un impegno, condiviso anche dai servizi statunitensi, rafforzatosi nei mesi precedenti l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina per rafforzare l’unità con alleati e partner tramite la descretazione di alcune informazioni e per riconquistare la fiducia degli elettori. Davanti alle nuove sfide per le democrazie occidentali, le loro agenzie di intelligence si stanno sempre più rivolgendo al settore privato per cooperare.



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