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Green Med Symposium, dal sud la spinta verso la sostenibilità

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Una tre giorni dal 3 al 5 maggio a Napoli organizzata da Ricicla Tv, in collaborazione con Ecomondo. “È dal Sud che può e deve partire la spinta verso il cambiamento: gli stili di vita e le abitudini di consumo possono cambiare solo se insistiamo con educazione, formazione e sensibilizzazione alle grandi sfide per la lotta ai cambiamenti climatici”, dice a Formiche.net Monica D’Ambrosio, direttore di Ricicla Tv

Sarà la Stazione Marittima di Napoli ad ospitare, dal 3 al 5 maggio, il nuovo polo della sostenibilità per tutto il Mezzogiorno, la manifestazione dedicata all’ambiente e allo sviluppo sostenibile: “Green Med Symposium”. Una tre giorni organizzata da Ricicla Tv, testata giornalistica edita da Maidiremedia, in collaborazione con Ecomondo, la principale fiera italiana sulle tecnologie e le soluzioni per la transizione ecologica, dove si incontreranno aziende e associazioni, consorzi e imprenditori, istituzioni e cittadini per parlare e confrontarsi su strategie, soluzioni e opportunità legate alla lotta ai cambiamenti climatici, alla crescita dell’economia circolare per uno sviluppo veramente sostenibile.

“Italian Exibition Group con Ecomondo continua ad affermare la propria leadership come laboratorio di innovazione per le green technologies e l’economia del futuro – ha sottolineato Alessandra Astolfi, responsabile di Ecomondo – Il Sud può aspirare a diventare un centro di trasformazione in chiave sostenibile. Le giornate del Symposium con i loro dibattiti e le conferenze su energia, economia circolare, acqua, clima costituiscono un networking tra imprese, amministrazioni e cittadini”.

Giunto alla quarta edizione, l’evento di Napoli si presente con una nuova veste profondamente rinnovata  e si candida ad essere sempre più punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno e ponte con il bacino del Mediterraneo, per affrontare le problematiche  legate ai cambiamenti climatici che in quest’area del pianeta sono particolarmente avvertite: siccità, desertificazione, eventi estremi, alluvioni, bolle di calore. Quattro distretti: economia circolare, acqua e suolo, clima e energia, innovazione. E ancora formazione e educazione ambientale con la partecipazione dei ragazzi delle scuole ed aziende green del Sud del Paese.

“Per il quarto anno ci posizioniamo nell’Italia Green con un appuntamento atteso, soprattutto nel Sud” – spiega a Formiche.net Monica D’Ambrosio, direttore di Ricicla Tv e sempre più anima ispiratrice e promotrice della manifestazione. “È dal Sud che può e deve partire la spinta verso il cambiamento: gli stili di vita e le abitudini di consumo possono cambiare solo se insistiamo con educazione, formazione e sensibilizzazione alle grandi sfide per la lotta ai cambiamenti climatici”.

Vi saranno anche aree espositive dedicate alle aziende del settore alle quali, continua D’Ambrosio, “si affiancheranno i distretti dell’educazione e della formazione e quello dell’innovazione, due settori che abbiamo voluto dedicare ai più giovani. Perché solo un Paese che scommette sulle nuove generazioni sarà in grado di affrontare le grandi sfide del cambiamento in atto”.

Oltre venti le tavole rotonde in programma, con focus sullo sviluppo delle energie rinnovabili, sull’innovazione nel ciclo delle acque, sugli investimenti in economia circolare, anche in relazione ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sarà il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ad aprire i lavori la mattina di mercoledì 3 maggio nella sessione dedicata al “ruolo del Sud nei cambiamenti climatici”. E subito nel vivo dei temi con un confronto sul Pnrr e “la crescita ambientale, economica e sociale del Paese” rispetto agli obiettivi del Green Deal europeo. Con Laura D’Aprile, direttore Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Mase; Stefano La Porta, presidente di Ispra; Vera Corbelli, Autorità Bacino Distrettuale Appennino Meridionale; Luca Ruini, presidente del Conai; Chicco Testa, presidente Assoambiente; Stefano Ciafani, presidente Legambiente.

L’Italia è al primo posto in Europa per l’economia circolare. La percentuale del riciclo dei rifiuti è la più alta in Europa, sfiorando il 68% (media europea 48%), con punte di eccellenza negli imballaggi del 73%. La Strategia Nazionale per l’Economia circolare e il Programma nazionale gestione rifiuti, due riforme previste dal Pnrr, delineano il quadro di riferimento per la transizione ecologica del nostro Paese e individuano gli obiettivi e le azioni da adottare. Spazio all’uso efficiente delle risorse naturali, in particolare per le acque e il suolo. Tra gli obiettivi sviluppare il mercato delle materie prime seconde e ridurre il divario di dotazione impiantistica tra le diverse aree del territorio nazionale. E il Sud ne ha un disperato bisogno di nuovi impianti. Nel Pnrr sono previsti investimenti per un miliardo e mezzo per realizzare o ampliare impianti per la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti proprio per colmare il gap tra le regioni del Nord e quelle del Centro-Sud.

Main sponsor del Symposium il Conai, che ha tagliato da poco  il traguardo dei suoi primi venticinque anni di attività e che ha traghettato il Paese a scalare i primi posti in  Europa nel riciclo degli imballaggi, guardando alle sfide del futuro, a partire dal recente controverso regolamento europeo sul packaging. “Quest’anno il tasso di riciclo degli imballaggi raggiungerà il 75%, l’equivalente di 11 milioni di tonnellate – ha spiegato il presidente del Conai Luca Ruini – A fronte di un modello che ha dimostrato di funzionare bene, chiediamo flessibilità nelle modalità con cui i singoli Paesi possono raggiungere i risultati ambientali chiesti dall’Unione Europea”.

La Regione Campania organizzerà gli Stati Generali sull’ambiente, un’occasione per declinare nella maniera più ampia possibile i temi della tutela e della valorizzazione delle risorse naturali. “Non solo le classiche questioni legate a depurazione e rifiuti – ha detto il vice presidente e assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola – ma anche recupero dei borghi, valorizzazione delle aree interne, contratti di fiume, comunità energetiche, tema questo di grande attualità in tempi di crisi e di aumento dei costi delle bollette”.

Ispra, partner scientifico della manifestazione, si occuperà di educazione e formazione attraverso incontri con i ragazzi delle scuole per “informarli sugli approcci più corretti con l’ambiente e con il futuro del nostro pianeta”. Sul fronte della formazione, particolarmente nutrita la rappresentanza delle Università del Centro-Sud, dalla Federico II di Napoli all’Università Parthenope, da quella della Tuscia alla Suor Orsola Benincasa, dalla Università della Campania Luigi Vanvitelli a quella di Salerno. Tutte con offerte didattiche e di ricerca orientate allo sviluppo della green economy e dell’economia circolare.

“Quest’anno abbiamo scelto di dedicare grande spazio ai temi dell’educazione e della formazione, con un’attenzione particolare alle università – ha spiegato Giovanni Paone, direttore editoriale di Ricicla Tv –  che potranno presentare i propri corsi di laurea in ambito green”. Spazio anche al connubio tra sport e sostenibilità: sul piazzale d’ingresso della Stazione Marittima sarà allestito un campo da volley realizzato in gomma riciclata, con il supporto del consorzio Ecopneus e dallo sponsor Givova, che ospiterà tornei organizzati dalle associazioni sportive locali.

Accanto all’educazione e alla formazione ambientale, anche innovazione e startup attive sul fronte della transizione ecologica. A loro sarà dedicata la terza edizione del premio “Claudio Cicatiello”, organizzato con il supporto dell’assessorato della Regione Campania e con quello economico della Fondazione Banco di Napoli. “Oggi si parla sempre più di twin transition, perché sostenibilità e innovazione sono due spinte che si rafforzano a vicenda – ha sottolineato l’assessore regionale all’innovazione Valeria Fascione – Faremo in modo che il Symposium diventi un grande spazio per soluzioni innovative capaci di accelerare processi così sfidanti”.

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