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Il profilo della talpa che ha trafugato i documenti del Pentagono

Ventenne, appassionato di armi e di equipaggiamento militare, amante di Dio, razzista e antisemita. Si faceva chiamare OG l’uomo che avrebbe rubato e pubblicato le carte riservate, come raccontato da una fonte del Washington Post che faceva parte del gruppo di gamers su Discord. Pare che non agisse contro gli Stati Uniti, ma…

Ventenne, appassionato di armi e di equipaggiamento militare in generale, fervente seguace di Dio, razzista e antisemita. “È in forma, forte, addestrato, armato. Quasi tutto quello che puoi aspettarti da una sorta di film folle”. Eccolo l’identikit di OG, la talpa che avrebbe trafugato i documenti top secret del Pentagono, pubblicandoli sulla piattaforma di gamers Discord. A scrivere di lui è il Washington Post, che racconta come OG avrebbe condiviso i materiali altamente sensibili con un piccolo gruppo di giocatori e amanti delle armi da fuoco, nato ai tempi del lockdown per farsi compagnia, chiamato – tra i tanti nomi che avrebbe – Thug Shaker Central. Dal 2022, poi, avrebbe postato i documenti su un canale serve il cui nome era “Bear vs Pigs”. Dato che la maggior parte si riferisce alla guerra nell’est Europa, l’orso sembrerebbe essere quello russo, mentre il maiale si presuppone sia l’Ucraina. Ma potrebbe anche essere la ripresa di ciò che si vede in un video diventato virale, dove dei maiali combattono contro un orso nero.

Fatto sta che, grazie a una fonte (anonima e minorenne) con la quale il Wp è riuscito a ottenere “diverse lunghe interviste” e a vedere i materiali pubblicati sul social, si è riusciti a individuare la mina vagante interna. A quanto sembrerebbe, su sua stessa ammissione, OG è riuscito a ottenere e a portarsi a casa quelle carte dopo aver lavorato dentro una base militare, una conferma di quei sospetti che escludevano un hackeraggio esterno, vista l’entità del furto. Come ha raccontato la giovane fonte, tutto è iniziato lo scorso anno quando, tra un post e l’altro sui videogiochi, OG “ha pubblicato un messaggio in gergo militare pieno di strani acronimi. Le parole non erano familiari ai più e poche persone hanno letto quel lungo post”, con il mittente che sottolineava di “conoscere segreti che il governo nascondeva alla gente comune”.

A differenza degli altri (pochi, ma molto coesi) membri del gruppo, la fonte ascoltata dal quotidiano americano ha letto con grande attenzione ogni messaggio pubblicato sulla chat, a differenza degli altri membri che invece condividevano sproloqui, meme, insulti o organizzavano preghiere e incontri per vedere film in gruppo. OG, considerato il leader del gruppo, voleva invece “tenere aggiornati” su quanto stavano decidendo a Washington, convinto che quelle informazioni “avrebbero offerto agli altri protezione dal mondo travagliato che li circonda. È una persona intelligente. Sapeva cosa stava facendo quando ha pubblicato questi documenti. Non si è di certo trattato di fughe accidentali di notizie”.

Anche perché i documenti si trovavano all’interno di strutture dove era severamente vietato portare cellulari o macchinari con cui fotografare, proprio per evitare che qualcuno ne potesse entrare in possesso. OG ha appuntato le informazioni su carta, traducendo anche il difficile linguaggio militare. Ad esempio, la scritta “noforn” sottintendeva che quei dettagli non dovevano essere condivisi con i cittadini stranieri. Poi, dopo aver capito che non c’era la risposta che si aspettava di fronte a certe rivelazioni, ha iniziato a postare foto dei documenti. Le ha scattate riprendendo parte degli oggetti che hanno permesso di risalire alla sua stanza e, di conseguenza, a lui.

La questione è delicata ed estremamente preoccupante ma, perlomeno, OG non sembrerebbe lavorare per nessun governo straniero. Di certo non aveva a cuore quello americano ma, sebbene le piattaforme dei gamers siano spesso avvicinate dalla Russia che cerca di infiltrarsi, la talpa avrebbe agito sua sponte.

Nessuna volontà di voler screditare gli Stati Uniti, dunque, ma ciò evidenzia il rischio legato ad autorizzazioni di sicurezza top secret a un numero di persone che supera di gran lunga il milione. Tanti, troppi, per essere sicuri che non vengano rese pubbliche. E infatti OG ne è entrato in possesso ed ora è uno dei massimi ricercati nel suo Paese, sempre che non l’abbia già abbandonato. Quando si è reso conto che sarebbe stato scoperto, nel suo messaggio finale OG ha scritto ai suoi seguaci di “eliminare qualsiasi informazione che potrebbe riguardarlo”. Troppo tardi.

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