Stato d’emergenza dichiarato lo scorso 4 maggio, il maltempo che non dà tregua all’Emilia-Romagna, vittime e dispersi. Ecco le immagini dei soccorsi e l’esclusiva delle foto satellitari dell’area elaborate dal professor Piero Boccardo del Politecnico di Torino per Formiche.net
“Il nostro pensiero va alle 8 vittime e ad alcuni dispersi. A loro e alle loro famiglie va tutto il cordoglio della Regione”, ha detto il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia del ritrovamento di ulteriori decessi causati dal maltempo che nella notte di ieri ha nuovamente colpito la regione da lui governata e che è stato aggiornato, nelle ultime ore, a 9 morti, una cifra, si teme, destinata ad aumentare ancora. Bonaccini ha aggiunto che ci sono “moltissimi evacuati”, tra cui 3 mila a Bologna, 5 mila a Faenza e 5 mila nel Ravennate, ma il numero è destinato a crescere. In mattinata, nel corso di una conferenza stampa, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci aveva parlato di 5 vittime, ma si era scelta la linea della discrezione sui dispersi.
Se necessario, si farà un Cdm straordinario per l’Emilia Romagna. Lo ha detto Giorgia Meloni nel corso del vertice al comitato operativo che si è tenuto in mattinata e presieduto dal ministro Nello Musumeci, nella sede della Protezione civile. La presidente del Consiglio ha partecipato in collegamento dal Giappone in cui è in corso il G7, sottolineando la totale disponibilità del governo a fare tutto quanto sia necessario per aiutare le popolazioni coinvolte.
IL BILANCIO DEL MALTEMPO
“Lo scenario già di per sé molto critico è in evoluzione, nel primo pomeriggio secondo gli esperti si dovrebbe registrare una riduzione della piovosità, il maltempo si sposta verso Italia centrale con densità ordinarie”, ha detto Musumeci. L’attuale situazione d’allarme è data dal fatto, ha spiegato il ministro, che “tutti i fiumi dell’Emilia-Romagna hanno registrato la tracimazione e sfiancato l’arginatura determinando l’esondazione”. Inoltre, ha aggiunto facendo un bilancio generale della situazione, “sono 24 i Comuni allagati”. La media dell’acqua piovana, ha spiegato Musumeci, è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. “Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore”.
LE IMMAGINI DEI SOCCORSI (VIGILI DEL FUOCO)
ANCORA NEL PIENO DELL’EMERGENZA
“Siamo nel pieno dell’emergenza, nella fase acuta. Poi avremo la coda, quando smetterà di piovere”, ha sottolineato questa mattina Titti Postiglione, vicecapo del dipartimento della Protezione Civile. “La situazione è grave, le precipitazioni dureranno ancora diverse ore, registreremo altri movimenti franosi”, ha aggiunto intervistata da Sky Tg 24. Il bilancio di questa catastrofe è ancora sommario: “È stata una notte complicata, più delle precedenti perché situazione aggravata, molti corsi d’acqua, anche secondari, sono esondati. In molti casi sono state adottate misure preventive, in altri casi persone non volevano evacuare”, ha spiegato. Postiglione parla di “convocazione permanente del comitato operativo della protezione civile per mettere in sicurezza le situazioni più complicate, dove ci sono rischi imminenti per la popolazione”.
Anche per questo, “questo pomeriggio – ha annunciato la premier Meloni in una nota – si terrà un vertice con i ministri Lollobrigida, Calderone e il viceministro Leo per concordare provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva in aiuto alla Regione colpita. Faremo tutto ciò che sarà necessario per far fronte alla tragica situazione creatasi. Rinnovo la vicinanza del Governo alle famiglie delle vittime”.
L’EMERGENZA DI INIZIO MAGGIO
Per l’Emilia-Romagna era già stato deliberato lo stato d’emergenza, per 12 mesi, nel corso del Consiglio dei ministri del 4 maggio, a seguito delle alluvioni che avevano colpito la regione a partire dal 1° maggio. E mentre le precipitazioni continuano nelle zone colpite questa notte, Formiche.net è in grado di pubblicare le immagini interattive delle zone colpite dal maltempo lo scorso 1° maggio.
In esclusiva ecco le immagini di Planet, elaborate dal professor Piero Boccardo del Politecnico di Torino, mettono a confronto l’immagine satellitare della stessa area il 27 aprile, prima delle alluvioni, e il 4 maggio, dopo la prima ondata di maltempo.
Faenza-Lamone
27 aprile 2023 e 4 maggio 2023
Miravalle
27 aprile 2023 e 4 maggio 2023
Spazzate-Sassatelli
27 aprile 2023 e 4 maggio 2023
Bagnacavallo
27 aprile 2023 e 4 maggio 2023
Planet è uno dei leader mondiali nella fornitura di immagini satellitari. Grazie alla sua flotta che conta in orbita più di 200 satelliti, è in grado di acquisire ogni giorno un’immagine di ogni punto della Terra. I satelliti SkySat di Planet riescono quindi ad acquisire su richiesta immagini ad alta risoluzione (50 centimetri) e possono monitorare il luogo di interesse più volte nell’arco di una stessa giornata, per merito dei sensori che catturano sia la luce visibile sia le lunghezze d’onda del vicino infrarosso.
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