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L’Asi come un’astronave. Il bilancio di Saccoccia

Di Giorgio Saccoccia

Negli ultimi quattro anni l’Italia dello spazio è cresciuta fortemente. Sono aumentate le risorse finanziarie istituzionali e si è sviluppato il posizionamento internazionale del nostro Paese. Si è irrobustita la nostra impresa, anche a livello di Pmi e consorzi, obiettivo centrale per la strategia dell’Asi. Il bilancio del presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, in occasione della fine del suo mandato

Tra poco si conclude questo quadriennio di mandato di presidenza dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Sono stati anni importanti per lo Spazio italiano: sfide, cambiamenti e momenti di verifica che ci hanno condotti a una crescita significativa di attività e di posizionamento internazionale in un settore che sempre di più avrà un peso nel futuro del mondo: nell’economia, nella scienza, negli sviluppi tecnologici, nella crescita sostenibile, nella sicurezza e Difesa, nei servizi per il cittadino, nel supporto alla formazione, nella comunicazione e, non da ultimo, negli equilibri geopolitici.

Anni densi di attività, ma anche complessi, segnati dallo shock globale della pandemia, dalla crisi dell’invasione dell’Ucraina, e anche sicuramente influenzati dalla prima attuazione della nuova governance dello Spazio italiano, ulteriormente modificata in questi anni dai Governi che si sono succeduti. L’Italia dello Spazio è cresciuta: fortemente. Sono cresciute le risorse finanziarie istituzionali, pressoché triplicate rispetto all’inizio del quadriennio. In questi anni, su richiesta dell’Agenzia, il governo ha allocato oltre dieci miliardi di euro al settore spaziale che sono stati e vengono assegnati in contratti per attività nazionali e in collaborazione bilaterale e multilaterale, in programmi dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e, più recentemente, attraverso il Pnrr.

Si è sviluppato il posizionamento internazionale del nostro Paese: sia in ambito europeo, dove, contrariamente al passato, i tavoli di decisione strategica comprendono sempre Italia, Francia e Germania, grazie anche alla ormai stretta vicinanza di peso contributivo in Esa; sia in ambito internazionale, grazie alle relazioni frequenti e strategiche con i grandi partner, in primis con la Nasa, ma anche con la Canadian space agency (Csa), la Japan aerospace exploration agency (Jaxa), l’Indian space research organisation (Isro), ecc; sia, infine, con i Paese emergenti nel settore spaziale, presso i quali l’Italia attraverso l’Asi svolge un ruolo importante di riferimento per la loro crescita, favorendo in tal modo per l’Italia il dialogo tra governi in senso più ampio e le opportunità per le nostre imprese.

È cresciuta la nostra impresa, obiettivo centrale per la strategia dell’Asi di questi ultimi anni. Oltre, infatti, alle opportunità enormi scaturite dalle maggiori risorse identificate, è stata posta una speciale attenzione a sostegno dei “piccoli”, realizzando programmi di sviluppo tecnologico, di sistemi e di servizi particolarmente orientati alle piccole e medie aziende e ai consorzi. Si è spinto inoltre per la realizzazione di nuovi incubatori nazionali e di fondi di investimento per lo Spazio, organizzando decine di eventi B2B internazionali, e sono state avviate e sostenute iniziative di commercializzazione in ambito nazionale ed europeo. Sono aumentati la collaborazione e i legami dell’Asi con le Istituzioni nazionali quali: Difesa, pubblica sicurezza, Protezione civile, altri ministeri, che sono sempre più interessate all’utilizzo dei servizi spaziali per l’efficacia della loro azione e per la realizzazione di strumenti maggiormente rispondenti ai loro requisiti di utilizzo. E, allo stesso tempo, si è ampliato moltissimo il sostegno alla ricerca, alla scienza e alla formazione settoriale, attraverso una grande varietà di progetti e iniziative concepite ed elaborate in stretta intesa con il mondo universitario e degli enti di ricerca.

Gli elementi principali del percorso fatto dall’Asi in questi anni, le principali azioni e risultati che hanno caratterizzato il periodo tra maggio 2019 e maggio 2023, sono riassunti in un dossier pubblicato e scaricabile sul sito dell’Asi. Tale dossier è stato preparato per buona norma di servizio allo scopo, oltre che di riconoscere il lavoro significativo fatto da tutta la filiera nazionale dello Spazio, di lasciare una traccia alla futura gestione dell’Agenzia sul percorso intrapreso fino a qui e un indirizzo sulle azioni di continuità, essenziali per garantire il prosieguo del lavoro avviato, per una ulteriore crescita del nostro Paese nel settore spaziale.

L’astronave dell’Asi, dello Spazio italiano, sta compiendo un viaggio di grande visione con destinazioni ambiziose e lontane: barriere e ostacoli si sono rivelati solamente dei “fly-by planetari” di opportunità, “effetti-fionda gravitazionali” che hanno generato maggiore energia ed entusiasmo per proiettare il futuro delle attività spaziali del nostro Paese verso risultati e successi sempre maggiori. Come ogni strumento spaziale, anche questa astronave non compie il suo percorso solamente grazie a un pilota o alla guida di pochi: percorre il suo viaggio grazie al lavoro, alla passione e alla dedizione di una filiera completa di tecnici, operatori, scienziati, accademici, ricercatori e professionisti delle categorie più disparate, attraverso i quali la nostra Nazione riesce a fare del settore spaziale un riferimento di eccellenza.

Lasciamo che questa astronave continui nel suo corso, sosteniamola affinché possa essere sempre di più fonte di ritorni, strumento di ispirazione e motivo di orgoglio per un’Italia che sa guardare con fiducia al proprio futuro.

(Articolo pubblicato sul numero 143 della rivista Airpress)

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