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Enel, passa la linea del Tesoro. Covalis non la spunta

Nell’assemblea dei soci del gruppo elettrico non si ripete quanto visto nell’assise di Leonardo. La lista del Mef si impone con Scaroni presidente, insieme a quella di Assogestioni, che esprimerà tre consiglieri. Giorgetti esulta

Stavolta il governo ha vinto, su tutta la linea. E il canovaccio non è stato lo stesso visto ieri in Leonardo. Nell’assemblea di Enel, che ha approvato governance e conti, la lista sostenuta dal Tesoro ha ottenuto il 49,1% dei voti, contro il 43,5% di Assogestioni e il 6,9% di quella appoggiata dal fondo Covails che resta fuori dal board.

La lista del Mef avrà 6 candidati e quella di Assogestioni tre. Nessun ribaltone per mano dei fondi che si opponevano alla presidenza di Paolo Scaroni, al vertice del gruppo elettrico. I nuovi cosiglieri sono dunque Fiammetta Salmoni, Flavio Cattaneo, Scaroni, Johanna Arbib, Alessandro Zehentner, Olga Cuccurullo. Per la lista di Assogestioni entrano in cda Dario Frigerio, Alessandra Stabilini e Mario Corsi.

Come noto, il fondo Covalis aveva lanciato la sfida contestando soprattutto la scelta di Scaroni e caldeggiando al suo posto il banchiere Marco Mazzucchelli. A decidere sono stati però, come sempre, i grandi fondi esteri. I proxy advisor, che li consigliano, avevano dato peraltro indicazione soprattutto di votare Assogestioni. Nonostante il fondo sovrano della Norvegia e Mondrian, che sommano a meno del 4% del capitale, si fossero già schierati per Mazzuchelli. L’assemblea ha dunque approvato la lista presentata dal Mef per il board con Scaroni presidente (97,2% dei voti, maggioranza assoluta) e Flavio Cattaneo amministratore delegato.

Non poteva non esprimere soddisfazione il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Non è la stagione dei gufi. Raggiunto un ottimo risultato, migliore rispetto a tre anni fa, non semplice e scontato, che premia la correttezza e non la scorrettezza. Auguro buon lavoro ai nuovi vertici e a tutti i consiglieri”. Nel corso dell’assemblea, tuttavia, lo stesso fondo Covalis, ha tenuto a ribadire la sua linea di non belligeranza con l’azienda.

“Per sua natura Covalis non è un fondo attivista e in Enel è un investitore di lungo corso avendo investito da 10 anni e vede in Enel asset strategico. Ringraziamo il cda uscente e i dipendenti per l’operato e i risultati conseguiti fino ad oggi. Come sapete il 17 aprile abbiamo presentato una lista di amministratori indipendenti proponendo un candidato alla presidente. Non è stata un’iniziativa contro ma per, per incoraggiare il dibattito sulla governance de dare all’azienda per affrontare le sfide e e le condizioni ideali per realizzare il suo potenziale come leader nella sostenibilità e il suo potenziale internazionale”. Ma alla fine l’ha spuntata il Tesoro.



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