Sono 150 mila le imprese al servizio della trasformazione digitale. In dieci anni un trend di crescita di quasi il 40% e, a trainare, è il Sud. In termini assoluti, a crescere maggiormente sono state soprattutto le imprese operanti nei servizi per l’e-commerce, quasi triplicate rispetto al 2012 (da 10.383 a 37.008 unità)
La trasformazione digitale del sistema economico italiano ha un forte impulso che viene dal Mezzogiorno. In dieci anni, infatti, le aziende che offrono servizi per lo sviluppo di attività digitali in Italia sono cresciute del 37 per cento a fronte di una crescita dell’intero comparto dei servizi che si ferma al 13,5%.
Sono questi, in sintesi, i dati più significativi che emergono dalla ricerca realizzata dal Team Data Scientist di InfoCamere, sulla base dei dati Movimprese. Cresce, insomma, il numero delle imprese che si avviano alla trasformazione digitale e, con loro, cresce anche l’offerta dei servizi indispensabili a intraprendere questo percorso.
Lo studio ha focalizzato l’attenzione sui settori di attività che più di altri possono offrire strumenti e tecnologie in grado di supportare la digitalizzazione delle imprese: dai servizi di e-commerce ai servizi di connessione internet, dall’elaborazione dati alla produzione di software. Alla fine del 2022, il perimetro di quest’universo consisteva in 146.583 imprese di ogni dimensione e natura giuridica, contro le 104.508 della fine del 2012.
REGIONI E SETTORI
Al termine del decennio, le regioni che ne ospitano di più sono la Lombardia (30.856) il Lazio (18.556) e la Campania (14.671) ma, nel periodo considerato, è stata quest’ultima a mettere a segno il maggiore aumento in termini relativi (+68,9%). Dopo la Campania, le regioni più dinamiche sono state altre tre regioni del Mezzogiorno: la Puglia (+49,2%), l’Abruzzo (+46,2%) e la Sicilia (+42,6%) a testimoniare la forte attrattiva dei servizi legati all’economia digitale per le imprese del Sud, complessivamente aumentate del 50% nel periodo.
In termini assoluti, a crescere maggiormente sono state soprattutto le imprese operanti nei servizi per l’e-commerce, quasi triplicate rispetto al 2012 (da 10.383 a 37.008 unità). Seguono le aziende specializzate nella produzione di software, le più numerose in assoluto, giunte a toccare quota 55.178 a settembre 2022 rispetto alle 43.996 di inizio decennio (+25,4% nel periodo).
In crescita, ma con un passo meno sostenuto delle altre, anche le imprese del comparto dell’elaborazione dati (+9% l’incremento cumulato messo a segno nel decennio, che ha portato questo segmento da poco più di 41.985 a 45.774 unità). Unico comparto che evidenzia una flessione degli attori in campo è quello delle imprese che operano nella fornitura di servizi internet, diminuite del 21,3% nel periodo considerato.