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Così al Maxxi si celebra il rafforzamento delle relazioni Italia-Israele

Con un ricevimento a Roma per i 75 anni dello Stato ebraico alla presenza dei presidenti del Senato, Ignazio La Russa, e della Knesset, Amir Ohana si sono tenute le celebrazioni con istituzioni e componenti del governo

I rapporti tra Italia e Israele sono sempre stati buoni, ma oggi sono migliori più che mai. Ad annunciarlo è stato l’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, al ricevimento per i 75 anni dello Stato ebraico.

Erano centinaia gli ospiti che hanno affollato la sera dell’8 maggio il Maxxi a Roma per il ricevimento del 75esimo anniversario di Israele. A salutarli sono stati i discorsi dell’ambasciatore Alon Bar, i presidenti del Senato Ignazio La Russa e della Knesset Amir Ohana, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Fra i presenti anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente del Cnel Renato Brunetta, gli ex ministri Marco Minniti, Marianna Madia, Mariastella Gelmini, Roberta Pinotti, la presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni, la presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, esponenti del mondo della politica e la cultura, militari e diplomatici. Ohana e La Russa hanno visitato insieme la mostra di artisti israeliani ”Conscious collettive” in corso al Maxxi.

L’ambasciatore israeliano a Roma ha ricordato le parole del suo Primo ministro, Benjamin Netanyahu, durante la sua recente visita a Roma, quando ha affermato che le nostre relazioni stanno per fare un vero e proprio salto quantico. “E’ mio compito agire assieme agli amici qui presenti stasera, per trasformare in realtà il desiderio dei nostri due Primi Ministri e dei nostri due popoli”, ha concluso Bar, ringraziando tutti gli ospiti intervenuti.

“Il governo italiano ha mostrato un genuino interesse a familiarizzare con le sfide che Israele deve affrontare, e ne siamo molto grati – ha affermato il presidente della Knesset, Ohana – L’Italia e Israele sono Stati moderni con due popoli antichi. Nata da duemila anni di preghiere e dalla necessità di garantire la sicurezza e la protezione del popolo ebraico, Israele è diventato rapidamente un Paese unito da uno scopo comune e da una storia comune, iniziata millenni fa”. Ohana ha poi aggiunto: “Quanto siamo fortunati ad avere il privilegio di vivere nella generazione che ha realizzato quel sogno secolare. Siamo tornati a Gerusalemme. Solo che questa volta, se Dio vuole, per non andarcene mai più!”.

Per Ohana il governo italiano ha manifestato sincero interesse a conoscere le sfide di Israele. Con queste leadership “il rapporto tra Israele e Italia non può che crescere in questo mandato”.

La Russa invece ha proposto un parallelo tra la situazione dell’Italia e quella di Israele 75 anni fa. “Fu un momento doloroso per l’Italia, e anche per Israele, alla fine di una guerra, di una guerra anche civile in Italia, mentre Israele aveva subito la più immane delle persecuzioni. 75 anni dopo possiamo dire di avercela fatta e che continueremo a farcela”. Il presidente del Senato ha ricordato che “tutta l’Europa deve molto alla cultura giudaico cristiana, senza la quale non ci sarebbe l’identità europea, e non dovremmo mai vergognarci di affermarlo”.

Il ministro della Giustizia, Nordio, intervenuto dal palco ha toccato il tema dell’Olocausto affermando che “chiunque visiti i campi di sterminio, come io ho fatto, non può che restare attonito di fronte alla capacità di sofferenza e di ripresa di questo grande popolo”, ha aggiunto.

Per il viceministro degli Esteri, Cirielli, invece, Israele è un esempio di resilienza di fronte alle avversità. “Desidero estendere le mie più sincere congratulazioni al Popolo di Israele per questa importante occasione. La storia di questo Paese è stata caratterizzata da una straordinaria resilienza, determinazione e coraggio. Israele rappresenta la speranza ed è una testimonianza della perseveranza umana di fronte alle avversità”, ha affermato. Cirielli ha aggiunto che negli ultimi 75 anni, Israele ha sempre dimostrato la sua dedizione all’innovazione, al progresso e alla pace. “È diventato un leader globale nella scienza e nella tecnologia e ha dato preziosi contributi al mondo in campi come l’agricoltura e la gestione della risorsa idrica”, ha concluso.


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