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Nazione, patria e conservatorismo. Pera e il convegno sulle “idee ritrovate”

C’è un pensiero conservatore, che fa dei concetti di Patria e Nazione le sue basi fondamentali, che nulla ha a che vedere con i rigurgiti del Fascismo. Il convegno organizzato dal presidente Marcello Pera, martedì in Senato, sarà l’occasione per ribadirlo. I saluti saranno affidati al premier Giorgia Meloni e, nella sessione pomeridiana, al presidente del Senato, Ignazio La Russa

Riportare al loro significato autentico i concetti di Nazione e Patria, sottraendoli al giogo della propaganda politica. Rifuggire dalla connotazione strumentale che molti, sulla scena pubblica, tentano di affibbiare a due elementi fondativi del pensiero conservatore, che nulla hanno a che fare con i rigurgiti fascisti. Questo è l’obiettivo – ambizioso e sfidante – che si pone di raggiungere il convegno ‘Nazione e Patria. Idee ritrovate’ organizzato dal presidente della Commissione Biblioteca e Archivio storico del Senato, Marcello Pera.

L’evento, in programma martedì 30 maggio a partire dalle 10 nella sala capitolare presso il chiostro del convento di Santa Maria Sopra Minerva al Senato (in piazza della Minerva, 38), ha un parterre di relatori di primissimo livello. Il saluto introduttivo è affidato al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’introduzione al convegno sarà invece curata da Pera. Il primo panel prevede poi i contributi di Francesco Perfetti, già professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche della Luiss, del politologo della Luiss, Giovanni Orsina (direttore della  School of Government) e del politologo Alessandro Campi, docente dell’università di Perugia.

Nel blocco pomeridiano, a partire dalle 15, dopo i saluti del presidente del Senato Ignazio La Russa si alterneranno al banco dei relatori Dino Cofrancesco, professore emerito di Storia delle Dottrine politiche all’università di Genova, lo storico delle religioni Daniele Menozzi, il presidente della fondazione Magna Carta Gaetano Quagliariello e Fabio Cintioli, professore ordinario di diritto amministrativo dell’Università degli studi internazionali di Roma.

“Questo convegno – spiega il presidente Marcello Pera a Formiche.net – nasce dalla necessità di sottrarre dalle interpretazioni strumentali che vengono date dai più nel dibattito pubblico, due concetti fondamentali come quello di Nazione e quello di Patria. Su questi due concetti, che rientrano in senso più ampio in quello della tradizione, si incardina tutta la tradizione del pensiero conservatore. Devo dire che, anche sotto il profilo dei relatori coinvolti, sono particolarmente soddisfatto: si tratta infatti di docenti qualificatissimi e molto preparati sulle materie che verranno affrontate”.

Le aspettative sono piuttosto alte, viste dalla prospettiva del presidente Pera e in qualche misura rappresentano uno sforzo prima di tutto culturale. “Mi aspetto – scandisce – che chi assisterà a questo momento di riflessione e confronto ne uscirà con maggiore consapevolezza, sia dal punto di vista culturale che politico”. È tempo di uscire dalla sudditanza psicologica verso le culture “altre”. Perché, rimarca con forza il presidente della Commissione Biblioteca e Archivio di Madama, “c’è una cultura conservatrice, i cui architravi ideologici sono rappresentati proprio dai concetti di Nazione e Patria, che nulla ha a che vedere con la nostalgia del Fascismo. È tempo di ribadirlo”.

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