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Un supercomputer da fare Nvidia. Le nuove frontiere nel mercato dei chip

Semiconduttori Microchip

Jensen Huang, ceo dell’azienda capofila nel mercato dei semiconduttori, ha svelato l’ultima novità alla fiera annuale di Taiwan, Computex. Il mondo è di fronte a “un punto di svolta nella nuova era informatica”, caratterizzata dall’IA Generativa, dove “ognuno è un programmatore”. E dove la sua società non sembra volersi fermare, eguagliando il valore delle Big Tech

“Un punto di svolta nella nuova era informatica” dove “ognuno è un programmatore”. A dirlo è stato l’amministratore di Nvidia, Jensen Huang, intervenuto alla fiera della tecnologia di Taiwan, Computex, dove ha svelato l’ultima novità del colosso di cui è a capo. Si tratta di una nuova piattaforma di supercomputer, chiamata DGX GH200, attualmente in produzione ma pronta a rivoluzionare il settore. “Si tratta di una delle prime grandi occasioni nella storia in cui è stato sviluppato e creato un nuovo modello di calcolo”, ha spiegato il Ceo dell’azienda sempre più leader nel mercato dei microchip. La piattaforma assisterà le aziende nella costruzione di modelli di Intelligenza Artificiale, ormai dilaganti.

Con lo scoppio di alcuni strumenti di IA Generativa come i chatbot, Nvidia ha infatti visto schizzare il suo valore quasi a 1.000 miliardi di dollari la scorsa settimana, confermando il trend più che positivo dell’ultimo periodo. Ma non sembrerebbe bastarle, visto che sta per partorire un ulteriore strumento per implementare le capacità di calcolo dei prodotti di IA. “Una reinvenzione da zero”, come l’ha definita lo stesso Huang, di cui “le prime aziende al mondo ad avervi accesso” saranno Google Cloud, Meta e Microsoft.

L’IA Generativa non sembra più fermarsi, nonostante le reticenze e gli avvertimenti che arrivano da ogni dove, e per questo l’a.d. dell’azienda statunitense non sbaglia quando parla un nuovo capitolo a cui ci si dovrà adeguare. La sua società lo sta già facendo benissimo, sfruttando il momento favorevole (per dirla con i numeri: +172% sul prezzo delle azioni da gennaio).

I chip sono d’altronde vitali per lo sviluppo del settore, come l’H100 la cui unità di elaborazione grafica avanzata (in inglese, graphic processing unit, Gpu) ha facilitato non poco la vita nell’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni, tra cui rientra il noto ChatGPT.

Come ha scritto il Financial Times, a godere di questi minuscoli quanto cruciali prodotti sono la stragrande maggioranza delle aziende, come Microsoft che si serve del sistema di OpenAI, Codex, dimezzando i tempi di risposta del suo GitHub, un servizio messo a disposizione dal colosso di Redmond per gli sviluppatori.

Non è stata l’unica novità lanciata da Nvidia a Taipei. La società ha infatti annunciato la collaborazione con MediaTek Incorporation, dando vita a una partnership sui sistemi avanzati di infotainment per i veicoli. Secondo l’accordo stipulato, MediaTek – quarta compagnia al mondo per la produzione di chip – integrerà un chiplet per unità di elaborazione grafica Nvidia, insieme al software di quest’ultima nei system-on-chip che fornisce alle case automobilistiche. I display dovrebbero quindi essere in grado di mostrare ciò che circonda l’auto, mentre le telecamere monitorerebbero il conducente.

Un rapporto che, a detta di Huang, offrirà alle due società un accesso più ampio al mercato, con i chip che saranno in grado di alimentare “ogni singolo segmento di un’auto”. “La qualità, la forza e le nostre posizioni”, ha aggiunto l’amministratore delegato, potrebbero fornire all’industria automobilistica partner su cui costruire le proprie aziende”. Un’altra frontiera che Nvidia tenta di dominare, dopo essere diventata la prima azienda di semiconduttori a eguagliare le (non più) inarrivabili Big Tech.



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