L’Italia si pone all’avanguardia delle tecnologie per la sicurezza e la difesa del Mare, presentando le ultime soluzioni dell’industria e della ricerca nazionali al forum internazionale SeaFuture all’Arsenale di La Spezia. Per il ministro Crosetto, il legame del Paese con la dimensione marittima viene dal passato, ma con lo sguardo proiettato verso il futuro
La storia tra l’Italia e il mare è antichissima, un legame solido, proiettato anche verso il futuro. A dirlo, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, inaugurando a La Spezia l’ottava edizione di SeaFuture, il forum internazionale ospitato all’interno della base navale spezzina dedicato alla sicurezza, alla Blue economy, all’innovazione tecnologica, e alla sostenibilità del mare. Con lui, presenti alla cerimonia anche il segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti, generale Luciano Portolano, e il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino. “Basti ricordare che la bandiera inglese nacque dopo che la Repubblica di Genova ne concesse l’uso alle navi britanniche – ha raccontato ancora il ministro, aggiungendo come oggi – il posto che abbiamo avuto sul mare nel passato vogliamo averlo sempre di più in futuro”. Per Crosetto, infatti, il Paese possiede tutte le competenze e le risorse necessarie per essere protagonista “lo dimostra la penetrazione dei nostri prodotti industriali e tecnologici, con gli esempi di Leonardo e Fincantieri su tutti. Oggi siamo a ricordarlo con un’esposizione che vede protagoniste centinaia di aziende”.
L’Arsenale del futuro
Un protagonismo e uno sguardo verso il futuro che parte proprio dalla base navale spezzina, con il piano di rilancio per l’arsenale militare marittimo annunciato da Crosetto, sempre più aperto all’industria privata. “L’arsenale nasce 154 anni fa per l’intuizione di un grande italiano come Cavour – ha detto il ministro – oggi non è più quello che è stato, ma lo dovrà diventare di nuovo. Per questo, con Fincantieri e Rina, stiamo predisponendo un progetto per creare l’arsenale del futuro, che sia un luogo a cui guardi non solo l’Italia ma il mondo”, un progetto patrimonio dell’intero Paese. L’obiettivo, infatti, è rendere la base navale “la punta di diamante dell’industria, delle forze armate, della ricerca e della Marina”.Sempre a La Spezia, inoltre, è nato il Polo nazionale della subacquea, fondamentale per il ministro, dal momento che “nei prossimi decenni, sarà il mondo subacqueo a porci la sfida della sicurezza”
L’innovazione della Difesa
Del resto, grande protagonista del forum è la Difesa italiana, con il Segretariato generale della Difesa che ha presentato i suoi principali progetti di ricerca, che rientrano nel quadro del Piano nazionale della ricerca militare gestito dal V reparto Innovazione tecnologica, che spaziano da sistemi di automazione dei mezzi navali alle comunicazioni in ambienti difficili come quello sottomarino. Tra questi progetti c’è l’Electric test facility (Etef), un dimostratore tecnologico di smart power grids per attività di validazione, derisking e training proposto dall’università di Trieste, insieme al Safe, un sistema per l’automazione dell’analisi di integrità e sicurezza dei firmware utilizzati sui sistemi embedded di piattaforme automotive, navali o terrestri, proposto dall’azienda Cy4gate. Insieme a Telsy Elettronica e Telecomunicazioni, SegreDifesa ha anche mostrato Cryptobox, un progetto che affronta il problema della sicurezza delle reti di comunicazione tra componenti in ambienti di automazione industriale, mentre con WSense ha dimostrato Medusa, un un modulo general purpose per l’interconnessione di un insieme eterogeneo di piattaforme subacquee, abilitandone la cooperazione e realizzando un’infrastruttura di rete sicura e riconfigurabile.
Un elicottero senza equipaggio
🔴 Live from #Seafuture2023 the unveiling of the #AWHero Rotorcraft Uncrewed Aerial System’s new developments on board the @ItalianNavy’s Paolo Thaon di Revel #PPA in the presence of the Minister of Defence of Italy @GuidoCrosetto. #Leonardo pic.twitter.com/YEXhZSfgdq
— Leonardo (@Leonardo_live) June 5, 2023
Tra le principali tecnologie presentate al SeaFuture 2023, svelata dal ministro Crosetto in persona a bordo del pattugliatore polivalente d’altura Paolo Thaon di Revel, c’è l’AWHero di Leonardo, un vero e proprio elicottero a pilotaggio remoto ideato per operazioni navali dall’Intelligence alla sorveglianza, dalla ricognizione alla lotta anti sommergibile, fino alla guerra elettronica e al supporto in combattimento. Il mezzo presentato a La Spezia, tecnicamente un Rotary uncrewed aerial system (Ruas), include alcune importanti innovazioni, tra cui l’impianto propulsivo Heavy fuel, basato su una soluzione bimotore che aumenta l’efficienza, la sicurezza e l’intervallo tra le revisioni; modifiche della cellula dell’aeromobile; modularità dei sensori e il radar di sorveglianza marittima Leonardo Gabbiano TS Ultralight. Per Gian Piero Cutillo, managing director di Leonardo Helicopters, l’AWHero “rientra nella roadmap di sviluppo che Leonardo sta implementando per mantenere la propria leadership nel volo verticale”. All’interno di questa roadmap, ha spiegato ancora Cutillo, “i sistemi uncrewed e le relative tecnologie abilitanti sono elementi-chiave su cui l’azienda ha investito, sfruttando la collaborazione con le autorità militari italiane”.
Difese di nuova generazione
Al salone sono state presentate anche le innovazioni nel campo dei sistemi d’arma antinave, a partire da quelli realizzati da MBDA proprio nella sua sede di La Spezia per unità navali di ogni dimensione, dalle fregate ai cacciatorpediniere, fino ai pattugliatori, ai sottomarini e ai velivoli navali ad ala fissa e rotante. Tra questi il nuovo Marte ER, un sistema di ultima generazione per piattaforme aree ad ala fissa e rotante, e il Teseo MK2/E, sistema pesante di nuova generazione. Nel campo della difesa navale aerea è stato presentato l’Aster 30B1 NT, in grado di contrastare le più avanzate minacce balistiche che equipaggerà i nuovi pattugliatori polivalenti d’altura della Marina. L’azienda ha anche presentato il suo Camm-ER nella sua versione adatta a equipaggiare il sistema di difesa navale Albatros NG, dopo essere stato selezionato anche dall’Esercito e dall’Aeronautica italiana per i propri sistemi di difesa aereo Grifo e Medium advanced air defence system (Maads).
Guerra elettronica e cyber sul mare
Evoluzioni importanti anche per quanto riguarda le capacità nello spettro elettromagnetico e cyber, con le soluzioni made in Elettronica per i pattugliatori d’altura e la nuova nave anfibia Trieste. I sistemi della società coprono infatti l’intero spettro delle comunicazioni e radar per la sorveglianza, la rilevazione e l’analisi dei dati, insieme ai sistemi di contromisure jamming e di protezione dalle minacce infrarosse attraverso il sistema Naval Dircm. Elt fornisce anche i sistemi di guerra elettronica per i sottomarini U212 NFS.SeaFuture è stata anche l’occasione per presentare le capacità navali del sistema anti drone Adrian (Anti-drone interception, acquisition and neutralisation) che, con il supporto della partecipata Cy4Gate, vede l’installazione di una nuova funzionalità, denominata Cyber RF, che rende il prodotto in grado reagire alle minacce provenienti da droni di nuova generazione. Sempre con riferimento al dominio cyber, Elettronica ha anche presentato l’Hybrid cyber digital twin, una piattaforma capace di simulare una rete IT/OT per individuare potenziali vulnerabilità e implementare preventivamente contromisure in grado di rendere più efficace e tempestiva la capacità di risposta ad attacchi hacker.