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Migranti, gas e Ppe. I riflessi della vittoria di Mitsotakis in Grecia

Già oggi il giuramento del nuovo governo, in un Paese dove la presenza italiana è forte con Snam, Italgas, Trenitalia. Mavrommatis: “Nea Dimokratia è il partito del centro-destra più forte d’Europa. Tajani grande amico di Atene. Ue e Bce dicono che la Grecia si trova sulla strada giusta”

Sono tre i temi correlati alle elezioni greche, vinte dal premier uscente, il conservatore Kyriakos Mitsotakis, che investono il Mediterraneo e quindi anche l’Italia: migranti, gas e Ppe. Ovvero dossier altamente strategici, sui quali si concentrerà il prossimo Consiglio Europeo (al netto della contingenza legata al golpe in Russia), certo che Tunisia e Libia rappresentano due siti di partenze che rischiano di aumentare il livello di pressione sui Paesi di prima accoglienza da un lato, e su cui si giocheranno sia le sfide geopolitiche legate allo sfruttamento degli idrocarburi che quelle del futuro assetto europeo dall’altro.

Conservatori

Il nuovo governo greco giurerà già oggi, con la lista di ministri pronta da tempo, segno di una consapevolezza strategica che nasce dal percorso avviato dal premier nell’ultimo quadriennio. La linea dura ellenica comporta che i viaggi della speranza vadano solo verso l’Italia; i ritardi sull’Eastmed (causa Turchia) stancano Cipro e Israele che hanno deciso di costruire un minigasdotto per conto proprio; l’ok di Atene, con cui Tajani dialoga costantemente, è un voto sicuro al patto Ecr-Ppe (con derby Metsola-Weber). Questo lo specchietto di temi che si intersecano sull’asse Atene-Bruxelles-Roma, con il dialogo italiano e l’esigenza di trovare un punto di equilibrio solido, anche per via dell’intensa presenza in Grecia di playes italiani, come Snam, Italgas, Trenitalia.

Atene, Ue e Vilnius

“Nea Dimokratia è il partito del centro-destra più forte d’Europa”, osserva a Formiche.net Manolis Mavrommatis, giornalista greco ed europarlamentare del Ppe dal 2005 al 2009 oltre che consigliere speciale nel gabinetto della ex Commissaria Georgieva. “Quello di Mitsotakis è un vero trionfo perché presenta una differenza di 23.5 punti dai rivali della sinistra di Alexis Tsipras. Per la sinistra dovrà trascorrere molto tempo per ammettere gli errori commessi durante gli anni al governo. Anche ieri Tsipras ha voluto coprire la sconfitta attaccando i vincitori dichiarando che Mitsotakis è colpevole per l’ammissione di un partito di estrema destra in Parlamento. Più in generale, in vista del Consiglio Europeo e del vertice di Vilnius, Mitsotakis prepara il suo governo rinnovandolo all’interno e rafforzando alcuni ministeri perché adesso il punto cruciale passa dalle prossime europee del 2024. Nea Dimokratia ha nel Ppe la sua famiglia europea di appartenenza fin dall’epoca di Konstantinos Karamanlis, fondatore del partito conservatore greco”.

Progetti e link con Tajani

Secondo Mavrommatis, Mitsotakis dovrà affrontare dei punti cruciali, come l’immigrazione e l’energia nel mar Egeo, nello Ionio nonché gli effetti degli accordi siglati con Israele e Cipro. “Ma anche le promesse con l’Italia, il tema del gasdotto EastMed, senza dimenticare economia, sanità e i fondi Pnrr che saranno i progetti da attuare. Gli ultimi dati dell’Ue e della Bce dicono che la Grecia si trova sulla strada giusta. Resta comunque alto il debito, su cui interverrà il nuovo ministro Kostis Hadzidakis, per tre volte eurodeputato e molto amico di Antonio Tajani nello stesso gruppo. Ricordo che i due uomini hanno collaborato quando Tajani, allora commissario, sostenne la Grecia e Hadzidakis nella vendita della compagnia Olympic Airways all’Eagean”.

Primi cento giorni

Mitsotakis ha stilato una tabella di marcia per i primi centro giorni del suo secondo mandato. La priorità è arrivare all’11 luglio a Vilnius con il tentativo di riavviare le relazioni greco-turche attraverso l’imminente incontro con il presidente turco Tayyip Erdogan. Entro l’autunno va raggiunto l’obiettivo chiave di ottenere l’investment grade per il Paese. Entro l’estate verrà votato dal Parlamento il disegno di legge per l’aggiornamento del funzionamento dello Stato, con una rivoluzione copernicana quanto a pagamenti online, sbrurocratizzazione e governance digitale.


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