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Mbda guarda al Golfo. Ecco il nuovo centro di ingegneria missilistica

È ormai operativo il Missile engineering center, frutto della collaborazione di Mbda con gli Emirati Arabi Uniti. Il centro non solo rappresenta un’ennesima dimostrazione della proiezione della consorzio europeo nel Golfo, ma è anche pronto a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo delle Smart weapons

Operativo un nuovo Centro di ingegneria missilistica nel Golfo. È stato ufficialmente inaugurato negli Emirati Arabi Uniti, alla presenza del segretario generale del Tawazun council, Tareq Al Hosani, dell’ambasciatore francese nel Paese, Nicolas Niemtchinow e il ceo di Mbda, Eric Béranger, il Missile engineering center. Il centro segna una rilevante tappa nella partnership stretta tra Mbda e il Tawazun council, un ente governativo indipendente che lavora a stretto contatto con il ministero della Difesa, la Polizia di Abu Dhabi e le agenzie di sicurezza del Paese emiratino; e ha il chiaro scopo di stabilire una base solida per lo sviluppo congiunto di sistemi missilistici.

Un centro per le smart weapons

L’inaugurazione, a detta di Béranger, “è un momento fondamentale e la dimostrazione dell’importanza della nostra presenza locale e della cooperazione con il nostro partner Tawazun council”. Mbda insieme ai suoi team è già al lavoro sullo sviluppo delle Smart weapons di prossima generazione. Le armi intelligenti, quali missili o bombe direzionabili dotati di un sistema di guida ad esempio laser o satellitare, rappresentano infatti una delle frontiere d’innovazione del mondo militare. Tale cooperazione mira a “rendere la nostra collaborazione vantaggiosa per tutti ed è una chiara evidenza del nostro coinvolgimento nella regione”, ha poi concluso Béranger. “Questo centro rappresenta il nostro impegno per rendere efficace l’industria della difesa degli Emirati Arabi Uniti. Il Missile engineering center è una testimonianza della proficua collaborazione tra Tawazun Council e MBDA e simboleggia la nostra visione condivisa per la cooperazione a lungo termine e la crescita reciproca nella regione”, ha invece sottolineato Al Hosani.

Un unicum extra europeo

Il Centro di ingegneria missilistica, pienamente operativo, è il primo nel suo genere al di fuori dei confini europei per Mbda e vede operare un team congiunto di ingegneri provenienti sia dalle file di MBDA sia del Tawazun technology innovation. La cooperazione tra le due entità ha il chiaro obiettivo di offrire sistemi missilistici al giusto livello di prestazioni, cercando di far leva e rafforzare le capacità sovrane dell’industria della Difesa degli Emirati Arabi Uniti, grazie a un significativo contributo locale.

Un rapporto consolidato e la proiezione nel Golfo

Nei risultati dello scorso anno di Mbda, l’export ha visto totalizzare circa sei dei nove miliardi di ordini acquisiti, rispetto alla tradizionale ripartizione 50 e 50 tra mercato estero e domestico. Rivestendo dunque un ruolo sempre più importante. In tale quadro anche i contratti per i Rafale degli Emirati Arabi Uniti hanno giocato un ruolo centrale, affiancando di fatto il Qatar quale primo cliente in backlog, e con la Grecia, dove Mbda è presente soprattutto “col volto francese” grazie ai Rafale e le fregate Fdi equipaggiate con gli Aster. Il gruppo è presente anche in Arabia Saudita dove operano i Tornado e dove è in atto il contratto per l’aggiornamento di mezza vita degli Storm Shadow.



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