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Taiwan anticipa la Cina con una missione in Europa

La Repubblica di Cina anticipa con una serie di viaggi europei il debutto all’Ue del premier cinese Li Qiang. Particolare attenzione alla visita del ministro Wu a Praga. Mentre a Taipei due senatori italiani incontrano Tsai

Pochi giorni prima della visita inaugurale in Europa di Li Qiang, nuovo premier cinese e da tempo uno dei più vicini al leader Xi Jinping tra i notabili del Partito, Taiwan ha inviato tre alti esponenti del governo in Europa. L’obiettivo è anticipare le discussioni con il cinese e farsi un’idea più precisa della posizione a Bruxelles e dintorni.

Il ministro degli Esteri taiwanese, Joseph Wu, è stato a Praga, dove tra i vari impegni c’è stata anche la partecipazione all’European Values Summit. Anche il presidente ceco, Petr Pavel, era presente all’evento e i due si sono incontrati in forma riservata per la prima volta da quando l’ex generale della Nato ha assunto la guida del Paese. Non solo: è la prima volta che un ministro della Repubblica di Cina viene ricevuto dal capo di un esecutivo europeo. Pechino detesta certe dinamiche, perché rendono meno isolata Taipei, creano legami che per il Partito/Stato non dovrebbero esistere — dato che considera l’isola come una provincia ribelle da annettere al mainland, operazione per cui non esclude l’uso della forza. È probabile che il passaggio a Praga si porterà dietro conseguenze diplomatiche per i rapporti sino-cechi.

Wu dovrebbe poi recarsi a Bruxelles per incontrare i funzionari dell’Ue, quasi due anni dopo aver compiuto un analogo viaggio segreto a Bruxelles durante la pandemia di coronavirus. La visita, sebbene ampiamente anticipata da più parti, non è ancora ufficializzata e a richieste di maggiori dettagli Formiche.net non ha ricevuto commenti sia da parte taiwanese che europea.

Contemporaneamente, a Londra, la ministra taiwanese per il Digitale, Audrey Tang, sta partecipando a diversi eventi che fanno parte della London Tech Week, tra cui l’Artificial Intelligence Summit London. È nella City da lunedì e ha in agenda incontri con i funzionari britannici del dipartimento per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia, del dipartimento per le Imprese e il Commercio e con il Government Digital Service (che fa capo al Cabinet Office).

Secondo le informazioni di Politico, Tang ha programmato anche una visita alla sede di OneWeb, nel Westworks Building: OneWeb è una società satellitare inglese attiva sul mercato internazionale. Il mese scorso, l’azienda ha stretto un accordo con Veon, che gestisce la più grande rete mobile dell’Ucraina. Taiwan è desiderosa di studiare le opzioni di connettività resiliente, e la connessione satellitare dell’Ucraina sotto l’invasione russa ha offerto ai taiwanesi lezioni per prepararsi a un’eventuale crisi militare sul proprio territorio.

A questi viaggi di Wu e Tang va aggiunto quello del portavoce dell’Executive Yuan (il gabinetto di governo), Lo Ping-cheng, che è stato a Bruxelles la scorsa settimana per co-presiedere le ultime consultazioni Ue-Taiwan sui diritti umani, che hanno “confermato che l’Ue e Taiwan condividono valori e principi simili e un forte impegno a rispettare le norme internazionali sui diritti umani” (virgolettato dalla dichiarazione dell’Ue).

Dal rispetto dei diritti e dei valori democratici parte la costruzione della resilienza, un must per le democrazie, anche secondo il messaggio principale uscito dall’European Values Summit a cui hanno partecipato Pavel e Wu. L’input di fondo dell’incontro è che la potenziale escalation su Taiwan sarebbe un problema globale che indebolirebbe il fronte democratico, di cui Taipei è ormai uno dei simboli.

Pechino chiaramente è nervosa: “Esortiamo la parte europea a non fornire palcoscenici alle attività separatiste per l’indipendenza di Taiwan”, ha dichiarato su Twitter Wang Lutong, capo della divisione europea del ministero degli Esteri cinese. Lutong, che come rivelato in esclusiva da Formiche.net a inizio maggio era in missione a Roma per parlare di Via della Seta, pochi giorni fa ha citato l’ex ministro di Singapore George Yeo, il quale ha detto che Taiwan “è la questione chiave nelle relazioni Europa-Cina. Tutti gli altri sono minori in confronto”. Yeo parlava durante un convegno dello European University Institute organizzato a Palazzo Buontalenti di Firenze.

Good point”, chiosa Wang. Anche l’Italia è dunque parte direttamente o indirettamente di queste dinamiche di contatto incrociato tra Europa, Cina e Taiwan. Tra l’altro, in questi giorni, e fino a lunedì, due esponenti della Lega, tra cui il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, sono a Taiwan. Il viaggio è di carattere “personale”, spiega l’entourage dei legislatori italiani, ma tocca le massime istituzioni di Taipei, tra cui un incontro con la presidente Tsai Ing-wen, che la Cina accusa di essere la leader del sentimento indipendentista taiwanese.



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