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Ucraina, Cina e migranti. L’incaricato Usa Crowley presenta l’incontro Meloni-Biden

Siamo “consapevoli del momento storico che stiamo vivendo e l’Italia sta giocando un ruolo cruciale per i temi che saranno discussi” alla Casa Bianca, ha spiegato l’incaricato d’affari in un’intervista a RaiNews. Ecco cos’ha detto

Quella di Giorgia Meloni a Washington è una “visita molto importante”, ha spiegato Shawn Crowley, incaricato d’affari dell’ambasciata degli Stati Uniti a Roma, intervistato da RaiNews.

Domani la presidente del Consiglio incontrerà il presidente Joe Biden e durante la sua visita vedrà anche Kevin McCarthy, Speaker repubblicano della Camera già incontrato recentemente a Roma. L’incontro alla Casa Bianca Joe Biden sarà un modo per “riaffermare i forti legami fra Stati Uniti e Italia”, ha spiegato Washington in una nota. I due leader “discuteranno dei loro interessi strategici comuni, inclusi l’impegno condiviso a continuare a sostenere l’Ucraina, gli sviluppi in Nord Africa e una più stretto coordinamento transatlantico riguardo alla Cina. Inoltre, i due parleranno della prossima presidenza italiana del G7 nel 2024”. Siamo “consapevoli del momento storico che stiamo vivendo e l’Italia sta giocando un ruolo cruciale per i temi che saranno discussi”, ha dichiarato Crowley.

Un dossier importante anche dell’incontro alla Casa Bianca è il rapporto con la Cina. Nei giorni scorsi Meloni ha spiegato che ci sarà un confronto sulla Cina con Biden ma non nello specifico sul memorandum della Via della Seta, una questione che “non mi è mai stata posta”. La presidente del Consiglio, ha osservato Crowley, “ha già ribadito che l’Italia non ha ottenuto nessun beneficio da questo accordo e, se guardiamo alle statistiche, il divario economico con la Cina è invece aumentato”. Ora “l’Italia dovrà decidere se questo accordo è economicamente vantaggioso”, ha aggiunto il diplomatico. Linea ribadita dalla Casa Bianca: “Sarà l’Italia a decidere se e quando lasciare la Via della Seta”,  ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa. “È chiaro che sempre più Paesi nel mondo sono arrivati alla conclusione che gli accordi con la Cina sono pericolosi”, ha aggiunto.

Nelle ultime ore Pechino ha alzato la voce minacciando l’ipotesi di impatti negativi in caso di uscita.

Altro tema al centro del faccia a faccia sarà l’immigrazione. “È importante lavorare assieme per avere una immigrazione sicura e regolare per evitare le tragedie nel Mediterraneo”, ha commentato Crowley. Alla luce delle questioni alla frontiera meridionale degli Stati Uniti, “capiamo le priorità italiane e condividiamo gli stessi dibattiti”, ha aggiunto. Le politiche di Mario Draghi prima e di Meloni poi “hanno dato all’Italia un ruolo ancora più centrale nella comunità internazionale. Il grande supporto all’Ucraina ha dato all premier Meloni l’opportunità di discutere le questioni fondamentali per l’Italia come la crisi migratoria”, ha concluso.

Come ha scritto il Washington Post, “nei suoi nove mesi in carica” Meloni ha adottato un approccio pragmatico che “l’ha messa nella posizione di plasmare la politica europea e guidare delegazioni dell’Unione europea”, oltre che a posizionarla come modello per la destra globale. “Il suo ampio credito si riduce a una parola: Russia”, mette in evidenza il giornale americano, ricordando come Meloni si descrive come grande amica dell’Ucraina.

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