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Investimenti e stabilità del Mediterraneo. Tutti i protagonisti del Forum Italo-Saudita

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, al primo Forum Italo-Saudita a Milano ha aperto a investimenti del Fondo sovrano di Riad nel Made in Italy. Tra le imprese italiane hanno partecipato Eni, Snam, Cdp, Enel, Leonardo, WeBuild, Maire, Pirelli, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Ita, Ansaldo Energia, Saipem e Invimit

Con la sigla di un Memorandum of Understanding tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy, nella persona del ministro Adolfo Urso, e il ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita, rappresentato dal ministro Khalid Al-Falih, ha preso il via il primo Forum Italo-Saudita sugli Investimenti.

Arabia Saudita e Italia insieme contribuiranno alla stabilità nella regione del Mediterraneo allargato e del Corno d’Africa. Ne è convinto il ministro Urso. Si è trattato di un avvenimento molto importante per la storia delle relazioni commerciali e imprenditoriali tra i due Paesi con 1300 imprese partecipanti.

In questo modo i nostri due Paesi “potranno, con le loro imprese, partecipare alla stabilità e allo sviluppo della sponda sud del Mediterraneo e dell’Africa, a cominciare dal Corno d’Africa”. Urso ha apprezzato il processo di cambiamento avviato da Riad. L’Arabia Saudita “ha deciso di cambiare e passare da Paese esportatore di petrolio e gas, a Paese che decide di sviluppare una propria tecnologia e base industriale con visione competitiva a livello globale, guarda con Italia a energia rinnovabile”.

“L’Arabia Saudita per lungo tempo partner commerciale e fornitore di energia a Italia ed Europa, oggi con questo forum che realizzeremo anche in Arabia Saudita si passa da partnership commerciale a quella tecnologica e industriale, con l’ipotesi di importanti investimenti di imprese saudite nel nostro paese”, ha sottolineato il ministro. Per Urso “in questo modo faremo un salto significativo: noi per loro saremo nella piattaforma industriale e commerciale in Europa, cosi come loro diventeranno sempre più una piattaforma produttiva e commerciale per imprese italiane nel grande Medio Oriente”.

Con il ministro degli investimenti dell’Arabia Saudita Urso si è confrontato sulla possibilità che il loro Fondo Sovrano, o comunque fondi di investimento sauditi, possano partecipare agli investimenti, “in partnership che saranno realizzati attraverso il fondo strategico per le filiere del made in Italy”.

Il ministro italiano ha quindi aperto in questo senso ai sauditi. “C’è una disponibilità a un confronto già immediato per quanto riguarda la loro partecipazione, anche attraverso la partnership di investimenti, con il fondo strategico per il Made in Italy” ha spiegato Urso, aggiungendo che quest’ultimo “è in corso di istituzione, perché dobbiamo aspettare il voto del parlamento”. Il ministro ha poi annunciato di aver “parlato nelle scorse settimane con altri Paesi tradizionalmente investitori, attraverso fondi sovrani o altra tipologia di fondi, in Italia e in Europa”, e che “c’è molta attenzione alle possibilità che ci sono proprio sulle filiere strategiche del made in Italy”.

Interesse “significativo, con 1300 imprese partecipanti, delle quali 500 in presenza e oltre 150 imprese arabe”. Sono quindi molto positive le prime sensazioni generate dall’evento. “Tornerò a Riad – ha proseguito Urso – abbiamo lavorato da subito per aprire l’Italia a investitori stranieri”. A chi invece chiedeva se la norma sui crediti deteriorati potesse allontanare gli investimenti, il ministro ha risposto “assolutamente no” aggiungendo come “dimostrano i dati”.

Il protocollo d’intesa è volto a sostenere il dialogo tra le istituzioni e le imprese interessate alla promozione degli investimenti tra i due Paesi e a incoraggiare la cooperazione negli investimenti diretti, sostenendo gli investitori in tutte le fasi dei progetti qualora siano stati indicati come aventi importanza economica strategica per uno dei due Paesi. Nel corso dell’incontro bilaterale tra i due ministri, il ministro saudita Al-Falih ha invitato a Riad il ministro Urso per consolidare la cooperazione tra i due Paesi e favorire la collaborazione tra le imprese.

Al forum hanno partecipato anche il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, l’Ambasciatore Saudita in Italia, Principe Faisal Bin Salman, il responsabile rapporti con gli investitori del governo saudita, Badr Albadr.

Tra le società italiane, hanno partecipato al forum Eni, Snam, Cdp, Enel, Leonardo, WeBuild, Maire, Pirelli, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Ita, Ansaldo Energia, Saipem, Invimit. Obiettivo del Forum è valorizzare le sinergie esistenti, identificando nuove possibilità di sviluppo e promuovendo la collaborazione e il dialogo tra business leaders, istituzioni e investitori dei due Paesi.

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