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Meta sfiderà OpenAI con un “suo” ChatGpt, ma più potente e open source

L’azienda di Mark Zuckerberg lancerà un nuovo modello linguistico, sulla falsariga di quello cofinanziato da Microsoft. Che intende però superare

Come OpenAI, più di OpenAI. Un nuovo sistema di intelligenza artificiale sta per essere svelato da Meta, che starebbe lavorando a un modello sulla falsariga di ChatGpt, ma molto più potente. Anche di quello lanciato dalla stessa società detentrice di Facebook e Instagram, LlaMa 2. Come ha scritto il Wall Street Journal, entro la fine del prossimo anno potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.

In base a quello che si può già conoscere, Mark Zuckerberg renderebbe anche questo sistema open source, e quindi interoperabile e meno costoso, addestrato grazie ai chip più avanzati prodotti da Nvidia (gli H100). Certo, non è sempre tutt’oro quel che luccica. L’altro lato della medaglia dei sistemi open source è caratterizzato da una serie di rischi, a partire da quelli sul copyright fino alla diffusione di notizie false.

Ciò che tuttavia le aziende potrebbero fare con il nuovo sistema a firma Meta riguarda la creazione di servizi che producono testi, analisi e altri tipi di output. Una macchina che si muove in aiuto dell’uomo grazie all’intelligenza artificiale generativa, su cui lo stesso Zuckerberg sta puntando molto promuovendo i suoi strumenti.

E su cui prova a rassicurare riguardo le sue possibili degenerazioni. Mercoledì, insieme agli omologhi di Google e OpenAI, Sundar Pichai e Sam Altman, si presenterà davanti al senatore di New York Chuck Schumer proprio per ragionare insieme su come gestire l’IA, per renderla solo un’opportunità a beneficio dell’essere umano. Non era accaduto a maggio, quando Joe Biden aveva ospitato alla Casa Bianca un vertice simile con i grandi del settore, escludendo Zuckerberg.

Dietro questa grande operazione c’è soprattutto il tentativo da parte di Meta di accorciare il divario con le altre rivali. Ora l’urgenza è recuperare terreno, perché come ha dichiarato l’azienda si tratta di un suo terzo braccio imprescindibile. Più volte però l’azienda è stata in grado di saper sfruttare il ritardo, prendendo spesso spunto dai prodotti già usciti, rinnovandoli e ottenendo grande successo di pubblico.

Nonostante le difficoltà, non a caso, è andata avanti: prima realizzando nel 2022 il modello linguistico Open Pretrained Transformer (Opt) con mille chip, poi raddoppiamo il numero dei semiconduttori per costruire LlaMa nel 2023. Ne servirebbero molti di più, ma non è detto che Zuckerberg non ci abbia già pensato. Bisogna solo aspettare l’anno prossimo per vedere cosa ha in mente.



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