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Cosa si sono detti Stoltenberg e Zelensky nel bilaterale a sorpresa

Dopo un vertice bilaterale a porte chiuse, il Segretario della Nato e il presidente ucraino hanno partecipato congiuntamente ad un evento organizzato per i media. I due hanno sottolineato la forte cooperazione in corso, indicando al contempo le prospettive future

Un annuncio a sorpresa effettuato dal suo portavoce nella mattina di giovedì 28 settembre ha rivelato che il Segretario Generale Nato Jens Stoltenberg si è recato in visita a Kyiv, dove ha partecipato a un vertice bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al termine dell’incontro, i due hanno convocato una conferenza stampa congiunta.

Il leader ucraino ha sottolineato come il grado di cooperazione tra l’Ucraina e la Nato sia in continua crescita, e di come il sostegno dell’Alleanza abbia contribuito a portare avanti il drammatico sforzo bellico che il suo polo si trova costretto ad affrontare; in particolare, Zelensky si è soffermato sul ruolo avuto dalla Nato nella difesa delle infrastrutture energetiche ucraine. Il presidente ucraino ha poi espresso la necessità di “rafforzare la propria difesa aerea […] e abbiamo discusso la possibilità di importare sistemi di difesa aerea aggiuntivi dagli Stati membri della Nato”, aggiungendo che “Il Segretario generale si è detto d’accordo nel tentare di aiutarci nel mobilitare gli Stati membri su questo punto”. Sull’adesione all’Alleanza, Zelensky si è espresso dicendo che oramai è solo una questione di tempo.

“È un onore tornare a Kyiv, capitale della grande nazione dell’Ucraina. E oggi, una città con un posto speciale nel cuore del mondo libero” sono le parole con cui Stoltenberg ha aperto il suo intervento, sottolineando in seguito come nei mesi trascorsi dall’ultima sua visita, avvenuta ad aprile, l’Ucraina abbia messo in atto la controffensiva che allora stava preparando, riprendendo così il controllo su porzioni di territorio che vengono sottratti all’invasore russo. “Gli Ucraini combattono per le loro famiglie, il loro futuro, la loro libertà. Mosca combatte per illusioni imperiali”.

Stoltenberg rimarca come l’Ucraina sia stata e sia ancora sostenuta nei suoi sforzi da più di 50 paesi, tra cui i 31 membri dell’Alleanza Atlantica, e di come in più di 100 si siano esposti in sede onusiana per difendere la sua sovranità. Ed enunciando gli step concreti del percorso di avvicinamento che Kyiv e la Nato stanno portando avanti assieme: l’accorciamento del percorso di adesione alla Nato, che con la rimozione del Membership Action Plan è passato dall’essere in due fasi a una fase sola; il programma per rendere interoperabili le forze armate ucraine con gli eserciti dell’Alleanza; l’istituzione dell’Ukraine-Nato Council, che rafforza i legami politici tra i due soggetti ad un livello mai visto sino ad ora.

“Gli alleati della Nato continuano a fornire capacità di alto livello per aiutarvi a respingere l’invasione” prosegue il Segretario, ricordando come nelle settimane precedenti il paese invaso abbia ricevuto carri armati Abrams, sistemi missilistici e capacità di difesa aerea, oltre che l’addestramento dei piloti ucraini per l’utilizzo dei velivoli F-16. Stoltenberg evidenzia come questo sforzo sia stato condiviso: dei 100 miliardi di euro in aiuti all’Ucraina metà sono arrivati dagli Usa, l’altra metà dagli altri paesi membri della Nato.

Dopo aver accolto con piacere la notizia dell’avvio di una produzione congiunta di armamenti da parte di Kyiv e Washington, il leader dell’Alleanza ha fornite alcune cifre riguardo alla produzione di armamenti interna alla Nato. “Oggi posso confermare che la Nato ha stipulato contratti quadro per 2,4 miliardi di euro di munizioni. Di cui 1 miliardo di euro di ordini alle imprese. Queste munizioni comprendono proiettili per i sistemi d’artiglieria da 155 millimetri, i missili guidati anticarro e le munizioni per carri armati principali”.

In chiusura, dopo aver ricordato come l’Ucraina è costretta a combattere per resistere, mentre la Russia potrebbe porre fine al conflitto rinunciando ai suoi propositi espansionistici, Stoltenberg rilancia il piano in 10 punti proposto da Zelensky, aggiungendo che la Nato continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario.

(Immagine tratta dal profilo X di Volodymyr Zelensky)



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