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Il Gmf sonda la percezione transatlantica della Cina

La Cina è ormai una realtà globale: lo studio TT23 del German Marshal Fund evidenzia consapevolezze, preoccupazioni, preferenze e scenari

Transatlantic Trends 2023, uno studio completo sull’opinione pubblica condotto in 14 Paesi dal German Marshall Fund, offre preziose indicazioni su come il mondo percepisce la crescente influenza della Cina sulla scena globale. Lo studio mette in luce vari aspetti dell’opinione pubblica, tra cui le aspettative sul futuro potere della Cina, le opinioni sulla sua attuale influenza e gli approcci politici preferiti. Approfondiamo i principali risultati di questa indagine.

Anticipare l’ascesa della Cina

Uno dei dati più evidenti è l’aspettativa globale di un crescente potere della Cina nei prossimi cinque anni. Gli intervistati, in particolare in Italia e in Francia, ritengono che la Cina emergerà come l’attore più influente negli affari globali. In Italia, ben il 51% degli intervistati condivide questa convinzione, mentre in Francia la percentuale è del 42%. Ciò sottolinea la diffusa aspettativa dell’ascesa della Cina sulla scena internazionale.

Percezioni negative della Cina

Nonostante la previsione dell’ascesa cinese, lo studio rivela però che nella maggior parte dei Paesi intervistati (ad eccezione di Romania e Turchia) prevale una visione sostanzialmente negativa dell’influenza cinese. La Svezia è in testa con un notevole 69% di intervistati che vede negativamente l’attività di Pechino. Negli Stati Uniti, il 58% degli intervistati ha una visione negativa, il che indica che i cittadini seguono la tendenza bipartisan di considerare la Repubblica popolare come la principale minaccia.

Comprendere il ruolo della Cina

Transatlantic Trends 2023 fa luce anche sul modo in cui gli intervistati percepiscono il ruolo della Cina nel mondo. La Cina è più comunemente vista come un concorrente (31%) piuttosto che come un partner (23%) o un rivale (19%). Questa percezione è più marcata in Germania (44%), Francia (40%), Italia (39%) e Spagna (38%), dove la Cina è considerata prevalentemente un concorrente.

Preferenze politiche

Lo studio rivela interessanti preferenze politiche nei confronti della Cina. Se da un lato c’è una preferenza per un approccio più duro sui diritti umani (49% in media), dall’altro la cooperazione è favorita nei settori delle nuove tecnologie (40%), del commercio (35%), dell’energia e delle materie prime (34%). Ciò suggerisce un approccio sfumato all’impegno con la Cina, basato su aree politiche specifiche.

Scenario dell’invasione di Taiwan

In uno scenario ipotetico che prevede un’invasione di Taiwan da parte della Cina, lo studio rivela che la maggior parte degli intervistati è favorevole a soluzioni diplomatiche (57%). Anche le sanzioni ricevono un sostegno sostanziale (27%). Tuttavia, l’invio di armi (9%) o di truppe (4%) a Taiwan ha un sostegno limitato, indicando una preferenza per la risoluzione pacifica.

La Cina come sfida alla sicurezza

È interessante notare che solo percentuali marginali (in media il 3%) considerano la Cina la sfida più importante per la sicurezza dei rispettivi Paesi. Ciò suggerisce che l’ascesa della Cina, pur essendo riconosciuta, non è vista come la principale preoccupazione per la sicurezza nella maggior parte dei Paesi.

Percezioni tra gruppi di età

Il Gmf evidenzia le differenze generazionali nella percezione dell’influenza della Cina. Gli intervistati più giovani (tra i 18 e i 24 anni) tendono ad avere opinioni più positive, con divari generazionali significativi osservati in Paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Francia.

In conclusione

Transatlantic Trends 2023 offre uno sguardo completo sulle percezioni globali dell’ascesa della Cina. Lo studio evidenzia un panorama complesso in cui le aspettative sul potere della Cina coesistono con le percezioni negative della sua influenza. L’analisi del Gmf sottolinea la necessità di approcci sfumati alla politica cinese, con preferenze che variano a seconda delle aree politiche e delle regioni. Poiché il ruolo della Cina nel mondo continua ad evolversi, la comprensione di queste percezioni è fondamentale per i responsabili politici che cercano di navigare nel complesso panorama globale.



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