Si moltiplicano gli indizi sulla nuova piattaforma navale cinese. Destinata ad essere la punta di diamante della Marina militare, essa garantirebbe a Pechino capacità belliche importanti nella realizzazione dei suoi progetti espansionistici
Domenica 9 settembre è comparsa su Weibo (la controparte cinese di Twitter, “protetta” dalla Grande muraglia di Fuoco della censura di Pechino) una foto che ritrae una squadra di operai della principale azienda di cantieristica navale del Dragone, la China State Shipbuilding Corporation, celebrare il completamento della prima fase di un nuovo bacino di carenaggio nei canetieri navali di Hudong-Zhonghua.
Un fatto non particolarmente rilevante di per sé (per quanto singolare, poiché sono rari i casi in cui Pechino pubblicizza sui social media il suo processo di espansione navale), ma che nasconde implicazioni più concrete. Lu Li-Shi, ex istruttore dell’Accademia Navale Taiwanese di Kaohsiung, nota come la piattaforma in costruzione sarà probabilmente impiegata dalla Repubblica Popolare per la costruzione di un nuovo vascello da guerra di grandi dimensioni. Ed è facilmente presumibile che il vascello in questione sia un Type 076.
Sono poche le informazioni già disponibili sulle caratteristiche di questo nuovo tipo di nave progettato dalla People’s Liberation Army Navy. In dei documenti rilasciati già diversi anni fa si menzionava che questo tipo di unità navale fosse una nave d’assalto anfibio polivalente, dotata di un sistema di lancio e di arresto elettromagnetico necessari per impiegare sistemi uncrewed ad ala fissa. In sintesi, questa tipologia di vascello potrebbe essere definita come una ‘porta-droni’.
Di dimensioni alquanto notevoli: un’immagine satellitare pubblicata nella primavera di quest’anno dal Center for Strategic And International Studies mostra come il bacino di carenaggio in costruzione (lo stesso di cui gli operai cinesi festeggiavano i progressi nel post su Weibo) avesse un’estensione superiore di quello della vicina Jiangnan, dove sono state costruite le portaerei Fujian. Date le grandi dimensioni che questa nave si prospetta avere, non è da escludere che oltre agli Uncrewed Aerial System essa sia stata progettata per ospitare anche velivoli di stazza più grande, come gli elicotteri.
Secondo l’esperto navale cinese Li Jie, il progetto della Type 076 è più avanzato delle navi da assalto anfibio americane della classe Tarawa e Wasp (equivalenti teorici della Type 076), che non dispongono di sistemi di catapulta. Mentre i progetti Type 071 e Type 075 (rispettivamente navi da assalto anfibio e portaelicotteri) della Pla sono stati progettati in vista di un’eventuale guerra su Taiwan, il Type 076 ha una visione più ambiziosa, con il suo design avanzato che le permette di avere capacità di combattimento ancora più estese.
Capacità di combattimento che potrebbero essere impiegate in relazione a quelle varie strisce di terra nel Mar Cinese Meridionale che sono causa di contrasto tra la Repubblica Popolare e gli altri stati litoranei. O addirittura per lanciare attacchi contro bersagli nel mezzo del Pacifico, come possibili convogli diretti verso l’isola di Taiwan. L’acquisizione di un numero sufficiente di questi asset garantirebbe dunque a Pechino una capacità di power projection decisamente superiore a quella di cui dispone attualmente, nonché una notevolmente superiore capacità d’interdizione dell’accesso di forze straniere al bacino del Mar cinese meridionale. Con conseguenze nefaste per gli equilibri della regione.