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Chi è Claudia Goldin, vincitrice del Nobel per l’economia

L’economista americana, classe 1946 e docente ad Harvard, ha dedicato tutta la sua carriera accademica allo studio del lavoro femminile e ai suoi cambiamenti nel corso della storia

Il Premio Nobel per l’Economia 2023 è stato assegnato a Claudia Goldin, professoressa statunitense di Harvard di 77 anni, per il suo ruolo nell’aver “accresciuto le nostre conoscenze sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Goldin è una professoressa di economia, ma anche una storica, una demografa e una sociologa e ha elaborato il primo ampio studio sull’evoluzione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel corso dei secoli, spaziando dai livelli occupazionali alla loro retribuzione.

Più nel dettaglio, l’economista statunitense ha scoperto “i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro” e “ha fornito il primo resoconto completo su quanto guadagnano le donne e sulla loro partecipazione al mercato del lavoro nel corso dei secoli. La sua ricerca evidenzia sia le ragioni del cambiamento, sia le principali fonti del rimanente divario di genere”. In questo senso, il suo è uno degli studi più ampi e importanti sulle cosiddette differenze di genere, ossia quel campo della ricerca che tenta di dare risposta ad alcune domande sull’occupazione femminile: per esempio sul perché le donne lavorano strutturalmente meno degli uomini. Ma chi è Claudia Goldin?

Nata a New York nel 1946 da una famiglia ebrea, PhD all’università di Chicago con relatore Gary Becker (a sua volta Nobel nel 1992), attualmente docente ad Harvard dopo esserlo stata in diverse università del Paese (nel 1989 è stata la prima donna nominata professore a pieno titolo ad Harvard), Goldin ha dedicato tutta la sua vita alla questione del lavoro femminile, una delle più tenaci cause di diseguaglianze nelle nostre società, e ai tentativi per risolverla.

Nel corso della sua carriera, ha analizzato capitolo per capitolo le voci delle retribuzione delle donne negli ultimi due secoli negli Stati Uniti, denunciando le discrepanze e smontandone le motivazioni, e ha sintetizzato i suoi studi in molti saggi. I principali sono Understanding the Gender Gap: An Economic History of American Women del 1990, e Career and Family: Women’s Century-Long Journey toward Equity, pubblicato nel 2021.

Tornando alle motivazioni del premio, nonostante la modernizzazione, prosegue il comunicato della reale Accademia delle Scienze svedesi, la crescita economica e l’aumento della quota di donne sul lavoro, per una lunga fase storica il divario di reddito tra donne uomini si è scarsamente ridotto. Secondo Goldin parte della spiegazione è dovuta alle decisioni sull’educazione, spesso compiute a una età precoce.

Tuttavia la studiosa dimostra che oggi il divario di reddito è ampio tra donne che svolgono lo stesso lavoro e in ampia misura si crea a partire dalla nascita del primo figlio.

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