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Israele, Ucraina e i fondi per la difesa. Cos’ha detto Crosetto

Italia al fianco di Tel Aviv e Kyiv. Ha aiutato Zelensky fino ad adesso “nei limiti delle possibilità e continuerà a farlo”, assicura il ministro dopo l’incontro Nato. Ci saranno abbastanza soldi per la difesa nella finanziaria? “Lo vedremo lunedì”

“Lo scenario internazionale ci pone di fronte a criticità e sfide difficili per tutti. Dobbiamo lavorare insieme per evitare escalation. Il governo italiano e la Difesa sono al fianco del popolo d’Israele e ribadisco la piena solidarietà per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti. Mi auguro che grazie allo sforzo della comunità internazionale si sappia trovare un canale per liberare le centinaia di ostaggi innocenti rapiti dai terroristi”. Lo ha affermato, come si legge in un comunicato, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine del Consiglio atlantico in formato ministri della Difesa che si è tenuto ieri e oggi presso il quartier generale della Nato alla presenza del segretario generale Jens Stoltenberg e dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell.

AL FIANCO DI ISRAELE

Israele si è sentito attaccato e deve difendersi, la sua reazione è legittima, ha spiegato Crosetto sottolineando che l’Italia si impegna a evitare un’ulteriore escalation e a fare in modo che il conflitto non coinvolga civili innocenti. “Probabilmente questa convivenza con Hamas, che fino ad adesso è avvenuta e non ha avuto effetti così devastanti, adesso è impossibile. La reazione di Israele è assicurarsi il futuro, e probabilmente adesso comprende uno scontro con Hamas molto duro”, ha aggiunto. Le immagini mostrate dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant oggi ai ministri della Nato riuniti a Bruxelles evidenziano “la violenza con cui Hamas ha deciso di agire nei confronti di neonati, di donne anziane, di donne giovani. Anche la guerra ha, nella sua drammaticità, delle regole: quando si superano si va al di là di quello che è umano. È normale, quindi, che la reazione di chi ha subito una ferita così forte sia forte”, ha aggiunto.

L’ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO

Gli eventi di questi ultimi giorni, ha spiegato ancora il ministro in una nota, “dimostrano l’importanza e la fragilità del Fianco Sud e quanto sia necessaria, oggi più che mai, un’Alleanza forte e coesa a 360 gradi. Siamo profondamente preoccupati per la possibile estensione del conflitto in Medio Oriente e per il rischio di una nuova stagione di attacchi terroristici. L’instabilità in questa area, nei Paesi del Nord Africa e nel Sahel ha infatti riflessi sulla sicurezza dell’intera area euro-atlantica. Questo significa che anche per il Sud dobbiamo disporre di forze, con adeguata reattività e capacità, da impiegare in caso di necessità così come avvenuto sul Fianco Est, dove l’Italia sta partecipando in maniera attiva”.

GLI INVESTIMENTI

Secondo Crosetto, gli investimenti in sicurezza e difesa sono sempre più necessari davanti ai sempre maggiori elementi di possibile destabilizzazione del mondo. “Dobbiamo preparaci a affrontare situazioni che non pensavamo più di affrontare”, ha dichiarato in un punto stampa. “I miei timori sono molti non da oggi. Ho parlato del problema medio orientale e Iran quando nessuno lo faceva. Gli elementi di possibile destabilizzazione di un mondo che ha già varie aree di destabilizzazione ci sono e sono costanti. Vediamo la situazione dei Balcani e cosa sta succedendo in Medio Oriente. Dobbiamo attrezzarci per affrontare situazioni a cui non eravamo abituati o che pensavamo di non trovare più sulla nostra strada”, ha continuato. “Questo significa, purtroppo, investire in sicurezza e in difesa, ma anche molto in diplomazia e in crescita economica, così come nella redistribuzione delle ricchezze, che probabilmente non sono allocate in modo giusto rispetto alla popolazione”, ha aggiunto. “Questo è però un problema a lungo termine, che non possiamo risolvere in un anno, due o cinque. Il problema della difesa, invece, è importante e riguarda l’oggi e il domani, e cambierà il nostro scenario. Forse non è abbastanza percepito nell’ambiente occidentale”.

LA FINANZIARA

Se ci saranno abbastanza soldi per la difesa nella finanziaria? “Lo vedremo lunedì, io per rispetto di [Giancarlo] Giorgetti (ministro dell’Economia, ndr) non ho voluto chiamarlo né influenzarlo”, ha risposto ai cronisti Crosetto. “Giorgetti sa quali sono gli impegni per la Nato, quali sono le esigenze, ma sa anche quali sono le sue disponibilità. È inutile che io mi aggreghi alla pletora di persone che vanno a chiedere. Lunedì vedremo e prenderò atto di quello che ha deciso e ha potuto decidere”.

GLI AIUTI A KYIV

Del nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, “ne abbiamo parlato e ne parliamo continuamente”, ha dichiarato durante il punto stampa. “L’Ucraina sta combattendo una guerra per cui il mondo occidentale si è assuefatto ma a cui gli ucraini su cui più piovono ogni giorno bombe in testa, non riescono e non vogliono assuefarsi. Giustamente stanno continuando a difendersi. Noi li stiamo aiutando in questa guerra per la sopravvivenza, non è una guerra di conquista quella Ucraina, è una guerra di sopravvivenza e di difesa”. Ciò che ho detto, ha spiegato il ministro riferendosi a un’intervista in cui affermava che “gli aiuti militari non sono illimitati”, “era una banalità: parliamo di risorse non illimitate, per cui l’Italia ha aiutato fino ad adesso nei limiti delle possibilità e continuerà a farlo. Non significa dare un giudizio politico ma quantitativo”, ha sottolineato.



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