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Italia e India giocano in Difesa. L’accordo Crosetto-Singh

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Negli ultimi anni le relazioni bilaterali si sono rafforzate: a marzo Meloni e Modi le hanno portate a livello di partenariato strategico. Crosetto ha accolto lunedì a Villa Madama l’omologo Singh per firmare il memorandum ma anche per parlare di Medio Oriente, Africa e Indo-Mediterraneo

I ministri italiano e indiano hanno rinnovato ieri sera l’accordo per la cooperazione nel settore della difesa, che era scaduto nel 2019 sulla scia delle tensioni tra i due Paesi dopo il caso dei due marò. Negli ultimi anni i rapporti bilaterali si sono rafforzati anche alla luce del mutato scenario internazionale dopo la pandemia, l’accresciuta assertività cinese e l’aggressione russa dell’Ucraina.

IL RILANCIO DEI RAPPORTI

Fino ad arrivare al marzo scorso, quando Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in visita in India ha annunciato con il primo ministro Narendra Modi la decisione di elevare rapporti a partenariato strategico. Il giorno precedente (il 1° marzo) Sparkle, operatore globale del gruppo Tim, aveva avviato la posa del BlueMed, ramo dell’infrastruttura Blue Submarine Cable System, che renderà Genova un nuovo snodo per il traffico tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia collegando Italia, Francia, Grecia e Israele (Blue System) e Giordania, Arabia Saudita, Gibuti, Oman e India (Raman System). E non solo: poche settimane prima Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa italiano, era volato a Bangalore per partecipare al salone Aero India e per incontrare gli omologhi e finalizzare il rinnovo dell’intesa.

L’ACCORDO RINNOVATO

Ieri, a Villa Madama, Guido Crosetto ha accolto l’omologo Rajnath Singh, primo di una serie di ministri indiani che sfileranno a Roma da qui alla fine dell’anno. Rinnovare l’accordo di cooperazione nella difesa “è importante al fine di instaurare un rapporto tra governi nei settori di reciproco interesse, per migliorare lo scambio di personale, tecnologie per la formazione, l’addestramento e le esercitazioni”, si legge in una nota della Difesa italiana. “Italia e India sono accomunate dal senso di rispetto verso gli altri Paesi della comunità internazionale”, ha dichiarato Crosetto. “La storia delle Nazioni e degli uomini è stata e continua ad essere cambiata da decisioni che si concretizzano rapidamente. La firma dell’accordo tra Italia e India ha un’alta valenza strategica per rilanciare i nostri proficui rapporti bilaterali, considerando anche il mutato scenario geopolitico di riferimento”, ha aggiunto.

GLI ALTRI DOSSIER

I due ministri hanno anche parlato di instabilità del Medio Oriente, alla luce dei recenti attacchi terroristici avvenuti in Israele e hanno condiviso la “forte attenzione” per la missione Unifil dove le due forze armate sono impegnate in maniera congiunta. Se per l’Italia la regione è parte del Mediterraneo allargato, ossia dell’area geostrategica di proiezione degli interessi italiani di politica estera, per l’India si tratta di una parte di mondo altrettanto importante; New Delhi è infatti acquirente del petrolio mediorientale e particolarmente interessa a progetti di collaborazione con i grandi attori regionali (per primo Israele). La cooperazione italo-indiana è strategica anche per quanto riguarda il continente africano, che sarà una delle priorità del G7 a presidenza italiana del 2024 (a cui l’India verrà con buona probabilità invitata come ospite) e di cui l’invito all’Unione africana a diventare membro permanente, con la creazione del formato “G21” durante il vertice dei Venti ospitato dall’India, è stato un antipasto. L’Africa sarà fondamentale nei prossimi 50 anni e anche più a lungo, e di progetti di collaborazione congiunta Italia-India nel Global South, si parlerà ancora, come scommette l’ambasciatore Vincenzo De Luca.

UN PONTE TRA MEDITERRANEO E INDO-PACIFICO

Ci sono vari settori e aree di mutuo interesse, di collaborazione economico-commerciale, e in materia di ricerca e sviluppo nel settore della difesa. “Il rinnovo dell’accordo è un chiaro segnale del rafforzamento delle relazioni reciproche tra le due Difese”, ha spiegato ancora Crosetto. “In un momento in cui la stabilità globale richiede un impegno congiunto è fondamentale investire per migliorare le relazioni con i Paesi che non fanno parte della Nato al fine di affrontare i problemi globali e le sfide emergenti. La distanza geografica tra il Mediterraneo e l’Indo-Pacifico è minore di quanto si possa immaginare ed è forte, invece, l’interconnessione tra le due regioni”, ha sottolineato ancora. Su questa interconnessione l’Italia sta lavorando da tempo come porta d’ingresso alla regione indo-pacifica (dove l’Oceano Indiano e il Mediterraneo allargato segnano una continuità di facies geostrategica attraverso il Mar Arabico, lo stretto di Bab el Mandeb, Mar Rosso fino a Suez). Su queste concettualizzazioni si basano progetti come il Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec), presentato proprio durante il G20 indiano. Un insieme di collegamenti infrastrutturali e dunque geopolitici per connettere il Subcontinente con l’Occidente che diventano un “imperativo strategico” per l’Italia.

L’ITALIA NELL’INDO-PACIFICO

Il ministro della Difesa indiano ha invitato le forze armate italiane a partecipare a un’esercitazione congiunta con supporto logistico in India. L’Italia è impegnata attivamente in questo fondamentale quadrante strategico con le operazioni navali europee Eunavfor Somalia, l’operazione Atalanta (operazione di contrasto alla pirateria nell’Oceano Indiano) ed European Maritime Awareness – Stretto di Hormuz (Emasoh). Tutte missioni che puntano a sviluppare cooperazioni strutturate con quei Paesi dell’area con cui vi è comunanza di interessi e di valori. Inoltre, il pattugliatore Morosini ha appena concluso una campagna navale in questo settore strategico, dove ha svolto attività addestrativa con i principali Paesi dell’area. Infine, nell’agosto scorso, unità e personale dell’Aeronautica militare sono state impegnate nell’area dell’Indo-Pacifico, in attività addestrative congiunte con i colleghi giapponesi. La nota diffusa dalla Difesa italiana non ne fa menzione, ma è prevista tra la fine dell’anno in corso e l’inizio di quello prossimo la missione della squadra della portaerei Cavour, comprensiva anche di almeno quattro unità di scorta e appoggio, nell’Indo-Pacifico.

GLI ALTRI IMPEGNI DI SINGH

Prima di partire in direzione Parigi, Francia, il ministro Singh ha incontrato nella mattinata di martedì i vertici delle aziende italiane della difesa e si è recato in Umbria, a Montone, per partecipare a una cerimonia commemorativa A luglio, infatti, è stato inaugurato il memoriale di guerra dedicato al soldato indiano Yeshwant Ghadge, combattente tra le file degli alleati nel luglio 1944 nelle campagne arietane insignito della Victoria Cross alla memoria.



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