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Le azioni contro gli ebrei riguardano anche noi. L’intervento del sen. Terzi (FdI)

Si devono escludere i finanziamenti ad Hamas e alle altre organizzazioni jihadiste collegate all’Iran. È importante perseguire queste entità e metterle nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Ue. L’intervento di Giulio Terzi di Sant’Agata al Senato in occasione delle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, probabilmente per la prima volta da molti anni e forse da sempre, dopo la Guerra Fredda, il Consiglio europeo si svolge in un clima di fortissime tensioni internazionali: in Ucraina, tra Israele e Gaza e altrove. Ci sono forti rischi che l’incendio divampi e dobbiamo evitarlo.

Abbiamo apprezzato, signor presidente, le sue parole qui oggi sulla più ferma condanna contro il terrorismo jihadista di Hamas, i mostruosi attacchi nei confronti di civili inermi e bambini e la presa di ostaggi. Siamo in contatto in molti, qui in quest’Aula, con nostri amici, connazionali e conoscenti italiani e italo-israeliani in Israele, che sono tornati in Israele. Una nota giornalista, ex parlamentare, amica di molti di noi, dopo aver visitato kibbutz e comunità devastate, mi ha riferito di immagini indicibili, che non si possono riferire neanche a parole.

Mi ha inviato un messaggio, e lo dico: ieri ho visto la Shoah negli occhi. Le azioni contro gli ebrei, i nostri fratelli maggiori (come li chiamava Giovanni Paolo II), riguardano tutti noi. Il popolo ebraico è colpito non solo in Israele, ma in tutto il mondo, e questo ci dà la misura della gravità del problema.

Come lei, signor Presidente, ha coraggiosamente sottolineato al Cairo, l’Italia ha un ruolo fondamentale quale punto di dialogo tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente. Hamas e le altre organizzazioni jihadiste collegate all’Iran hanno l’obiettivo di rilanciare terrorismo globale e odio antisemita.

Si devono escludere i finanziamenti a queste entità. È importante perseguire queste entità (Hezbollah, Hamas, Jihad Islamica, Corpo delle guardie della rivoluzione islamica – IRGC) e metterle nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Unione europea.

Vorrei evidenziare un altro punto della proposta di risoluzione: il rafforzamento urgente, a livello europeo e nazionale, delle misure di prevenzione e contrasto delle interferenze esterne e dell’influenza nell’attività politica degli Stati membri da parte di Federazione Russa, Cina e Iran, esercitato mediante disinformazione, misinformazione, utilizzo delle nuove tecnologie, social media e social platform. L’integrazione della risposta politica a queste attività e una forte presenza di capacità cyber a livello nazionale ed europeo sono di assoluta importanza.

Vorrei concludere con un cenno all’allargamento. Abbiamo salutato oggi la presidente della Commissione integrazione europea del Parlamento albanese. È stato concesso lo status di Paese candidato all’adesione all’Ucraina, alla Moldavia, alla Bosnia ed Erzegovina; sono in corso inoltre negoziati con la Macedonia del Nord e soprattutto con l’Albania. La prospettiva della integrazione è la miglior risposta per stabilizzare un quadro internazionale fortemente deteriorato.

La prospettiva dell’integrazione riguarda in particolare i Paesi del Caucaso, tra cui la Georgia, e i rapporti che abbiamo sviluppato in quella regione con Armenia e Azerbaigian, nell’obiettivo anche qui di superare le difficoltà che i due Paesi stanno incontrando tra loro, affinché l’Italia possa svolgere un ruolo concreto e amichevolmente costruttivo.

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