Wenheng Zhao, 26 anni, si è dichiarato colpevole di cospirazione. Di stanza presso la base navale di Ventura a Port Hueneme, in California, ha raccolto e venduto informazioni militari secretate a un funzionario dell’intelligence di Pechino. In meno di due anni ha incassato meno di 15.000 dollari
Un sottufficiale della Marina statunitense si è dichiarato colpevole di aver venduto informazioni classificate ad un agente del governo cinese, in cambio di denaro. Il dipartimento della Giustizia ha annunciato in una nota che Wenheng Zhao, 26 anni, si è dichiarato colpevole di cospirazione.
L’uomo, chiamato anche Thomas, impiegato presso la base navale di Ventura a Port Hueneme, in California, ha raccolto e venduto informazioni militari secretate a un funzionario dell’intelligence cinese. Il militare ha ammesso di avere ricevuto quasi 15.000 dollari tra agosto del 2021 e maggio del 2023, in almeno 14 diverse occasioni. In cambio dei pagamenti, Zhao ha venduto informazioni relative alle infrastrutture militari, alla sicurezza navali e alle tattiche di addestramento della Marina statunitense. Zhao ha ammesso, tra le altre cose, di aver passato piani per un’esercitazione marittima su larga scala nel teatro del Pacifico, ordini operativi, schemi elettrici e progetti di un sistema radar situato a Okinawa, in Giappone. L’udienza di condanna è fissata per l’8 gennaio 2024. L’uomo rischia fino a 20 anni di carcere: cinque anni per l’accusa di cospirazione e 15 anni per l’accusa di corruzione.
Zhao era stato arrestato ad agosto. Allora era finito in manette anche Jinchao Wei, conosciuto anche come Patrick Wei, 22 anni, nato in Cina, arrestato al suo arrivo alla base navale di San Diego, che ospita la Flotta del Pacifico. Entrambi erano in contatto con un funzionario dell’intelligence cinese ma non è chiaro se si trattasse dello stesso. Wei, in servizio attivo sulla nave d’assalto anfibio USS Essex, è stato incriminato ai sensi dell’Espionage Act per associazione a delinquere per aver fornito informazioni relative alla difesa all’intelligence cinese.
“I servizi segreti della Repubblica popolare cinese prendono spesso di mira chi ha un nulla osta militare, cercando di convincerlo tramite denaro a fornire informazioni governative sensibili”, ha dichiarato Matthew G. Olsen, assistente procuratore generale per la sicurezza nazionale.