L’ambasciatore Talò ha aperto la conferenza Munich Leaders Meeting organizzata a Nairobi. “Abbiamo bisogno di una prospettiva africana”, ha spiegato ribadendo l’attenzione del governo alla regione dopo le visite del presidente del Consiglio in Congo e Mozambico
L’Italia come il ponte tra l’Africa e l’Europa. È il senso dell’intervento dell’ambasciatore Francesco Talò, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha aperto la conferenza Munich Leaders Meeting organizzata a Nairobi, in Kenya, nel fine settimana assieme al primo ministro keniano Musalia Mudavadi e all’ambasciatore Christoph Heusgen, già consigliere della cancelliera tedesca Angela Merkel e dall’anno scorso presidente della Munich Security Conference.
La riunione è stata l’occasione per sottolineare la priorità attribuita dal governo italiano ai rapporti con l’Africa, testimoniata anche dalle recenti visite del presidente del Consiglio Meloni in Mozambico e Congo. “L’Italia è impegnata ad ascoltare la voce dell’Africa per affermare principi condivisi per l’ordine globale”, ha spiegato l’ambasciatore Talò nel suo intervento. “Abbiamo bisogno di una prospettiva africana”, ha scritto sul suo profilo X. Talò si è anche soffermato sulle tematiche cruciali di sicurezza e le relative sfide regionali e, insieme alla delegazione italiana, tra i vari colloqui bilaterali svoltisi a margine della conferenza, ha incontrato Mudavadi con il quale ha discusso “della cooperazione bilaterale nel settore dello spazio, della lotta al terrorismo e del cambiamento climatico, in attesa di un impegno comune per trovare soluzioni africane alle nostre sfide comuni”. Con la rappresentante speciale dell’Unione europea per il Corno d’Africa, Annette Weber, sono state approfondite le tematiche regionali che sono particolarmente seguite dal governo di Roma.
Al centro della strategica italiana per l’Africa c’è il Piano Mattei, per approccio “non predatorio” alla regione. La presentazione è slittata all’inizio dell’anno prossimo alla luce del rinvio della conferenza Italia-Africa prevista inizialmente per il mese di novembre. La scelta è stata dettata, ha spiegato la Farnesina in una nota, dal “peggioramento del contesto internazionale di sicurezza”, riferendosi all’escalation della situazione a Gaza dopo l’assalto di una settimana fa perpetrato da Hamas e Jihad islamica nel Sud di Israele.
Il rinvio, si legge ancora, “consentirà anche un migliore coordinamento con gli altri eventi dell’agenda internazionale”, in particolare in particolare le riunioni dell’Unione Africana e della presidenza italiana del G7, durante la quale l’Africa “avrà un ruolo centrale”.
Inoltre, come evidenziato su Fomiche.net nei giorni scorsi, sempre all’inizio dell’anno prossimo il Copasir, presieduto dal dem Lorenzo Guerini, dovrebbe consegnare la sua relazione sull’Africa, su cui si lavora da diverse settimane coinvolgendo governo, comparto intelligence ma anche centri studi.