Le migliori tesi di laurea dello scorso anno accademico concernenti la sicurezza nazionale sono state premiate con una cerimonia ufficiale che ha avuto luogo alla sede del Dis. Con ospiti d’eccezione
Il futuro dei servizi passa dall’accademia, oggi più che mai. E a dirlo sono i rappresentanti dei servizi stessi: “L’intelligence conta sulla vostra intelligenza”.
Il 20 ottobre si è tenuta, a Palazzo Dante, la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio “Una tesi per la sicurezza nazionale”, promosso dal Comparto intelligence e dedicato alle migliori tesi di laurea magistrale. L’incontro si è svolto alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio di ministri – Autorità Delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e dei vertici degli Organismi di informazione (Dis, Aise, Aisi).
Un’apposita Commissione di valutazione ha individuato le dieci tesi più meritevoli sui seguenti temi: geopolitica e le relazioni internazionali; minacce alla sicurezza nazionale; diritto, dottrina e storia dell’intelligence e sicurezza economico-finanziaria.
Ad aggiudicarsi il premio sono stati Giulia del Re (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Davide Fortin (Università Ca’ Foscari di Venezia), Lucia Frigo (Università degli Studi di Trento), Martina Gambacorta (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Alessandro Imperia (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Martina Messa (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Beatrice Olivieri (LUISS Guido Carli), Edoardo Pellegrini (Università degli Studi di Trento – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Flavio Saia (Università degli Studi di Palermo) e Luca Taiana (Università degli Studi di Milano).
La premiazione dei vincitori è stata introdotta dalla direttrice generale del Dis Elisabetta Belloni, che ha sottolineato come si debba “dare consapevolezza ai giovani sull’importanza del settore dell’intelligence”, e dal vicedirettore vicario del Dis Bruno Valensise, il quale ha rimarcato come il progetto promosso dal Dis punti a “promuovere e diffondere la cultura della sicurezza”. Dopodiché ha preso la parola il Sottosegretario Mantovano, il quale ha espresso i propri apprezzamenti per le tesi vincitrici e per la rilevanza degli argomenti da esse affrontate, per passare poi a evidenziare il bisogno costante di evoluzione degli apparati di intelligence, dall’ambito terminologico a quello del reclutamento, concludendo il suo intervento con un auspicio che in futuro venga anche affrontata la questione deontologica dei civil servant dell’apparato della sicurezza della Repubblica.
L’iniziativa, avviata nel 2014 nell’ambito delle attività di promozione della cultura della sicurezza, ha visto aumentare nel corso delle edizioni il numero delle candidature, registrando di recente la partecipazione di neo-laureati provenienti da circa 50 atenei nazionali.