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Vega e Ariane. A Siviglia il futuro dei lanciatori europei

Al summit spaziale dell’Esa a Siviglia si discuterà anche del futuro dei lanciatori europei. Secondo delle anticipazioni da parte della stampa francese, infatti, tra i temi potrebbe esserci anche la questione della commercializzazione dei servizi di Ariane e Vega da parte di Arianespace, con una possibile separazione tra le due famigli di vettori

Il delicato tema dei lanciatori sarà sicuramente approfondito nel corso della due giorni organizzata dall’Agenzia spaziale europea a Siviglia. Adesso, però, un’anticipazione francese di una decisione che avrebbe dovuto essere, e che sarà, discussa con tutte le parti interessate in Spagna sembra prefigurare uno scenario dove i servizi del lanciatore Made in Italy Vega non saranno più commercializzati attraverso la società transalpina Arianespace. Ad anticipare la notizia è il quotidiano francese La Tribune che, secondo le informazioni in suo possesso, sarebbe una decisione addirittura supportata direttamente dal governo italiano.

I lanciatori europei

Quello che sembra emergere dalle indiscrezioni francesi è dunque l’idea di separare la commercializzazione dei servizi messi a disposizione dalle due famiglie di lanciatori europei, l’Ariane francese e il Vega italiano. Attualmente, infatti, è la società Arianespace ad occuparsi della commercializzazione di entrambi, utilizzando come sito di lancio il Centre spatial guyanais a Kourou nella Guyana francese. La discussione, tuttavia, è attesa nel corso del Summit Esa di Siviglia, durante il quale tutti gli stakeholder e i governi interessati potranno discutere dei vari dettagli e temi di questa possibilità.

Il Vega di Avio

Il vettore Vega è infatti un lanciatore tutto made in Italy, realizzato da Avio, azienda di Colleferro specializzata in sistemi di propulsione e lanciatori spaziali, che realizza inoltre anche le varianti del razzo, l’attuale C e il futuro E, quest’ultimo in fase di sviluppo. Il Vega C integra diverse migliorie rispetto ai suoi predecessori. Tra queste l’uso del motore P120 a combustibile solido, il secondo stadio Zefiro 40 (che con oggi ha volato per la prima volta) e la maggiore capacità di carico. È un razzo a corpo unico alto circa 35 metri e con una massa al decollo di 210 tonnellate, progettato per essere in grado di posizionare oltre duemila chili di carico in un’orbita polare di riferimento di settecento chilometri. Vega C è in grado di ospitare carichi di diverse forme e dimensioni che vanno da più piccoli satelliti di un chilogrammo fino a un singolo grande carico utile. Il suo successore, il Vega E, è sviluppato in ambito Esa e portato avanti tramite la collaborazione tra Avio e l’Agenzia spaziale italiana, che prevede l’uso di un motore alimentato da ossigeno e metano liquidi. Il vettore è pensato per trasportare satelliti leggeri ed il primo lancio è previsto per il 2026.

Occhi su Siviglia

All’inizio di novembre Siviglia ospiterà due eventi con i principali attori della governance spaziale del Vecchio continente: l’Agenzia europea per il programma spaziale (Euspa) e l’Agenzia spaziale europea (Esa). Dal 6 al 7 novembre si terrà il summit interministeriale dell’Esa L’incontro servirà a sviluppare una strategia che promuova un uso sostenibile dello spazio, ma anche che rafforzi la competitività delle industrie europee. L’Eu space week si terrà dal 7 al 9 novembre il cui tema è “Innovazione sostenibile per un’Europa resiliente”. Sarà un’opportunità importante per capire come imprese e società traggono benefici dall’applicazione del programma spaziale dell’Ue. Adesso, in Spagna potrebbe dunque decidersi anche il futuro dei lanciatori europei.


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