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Sottomarini, fregate e underwater. Folgiero legge i risultati di Fincantieri

Buoni risultati per Fincantieri, che confermando quelli dei primi nove mesi del 2023 sottolinea la leadership del gruppo nella cantieristica. Per il futuro la società guarda soprattutto all’underwater, dove, anche grazie all’accordo con Leonardo e la Marina militare, ambisce a diventare il punto di riferimento per la subacquea

Fincantieri è la locomotiva dell’underwater. Così ha definito la sua azienda l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero, commentato i risultati presentati dalla società. Il gruppo, dunque, si vuole porre quale leader “di questa nuova supply chain che abbraccia attori istituzionali e civili” relativa al mondo subacqueo. Del resto, questa ambizione si legge anche dai numeri, trainati da nuovi ordini e dall’innovazione. Nei suoi primi nove mesi del 2023 i ricavi dell’azienda si sono assestati a cinque miliardi e 383 milioni, un Ebitda2 pari a 276 milioni e un margin al 5,1%, e una posizione finanziaria netta pari a due militari e 705 milioni, in linea con l’andamento dei fabbisogni operativi e di investimento del periodo.

Iniziative sull’underwater

Nel nuovo settore del subacqueo, infatti, l’azienda ha firmato a ottobre un memorandum d’intesa con Leonardo nell’ambito della subacquea per definire iniziative e sviluppi legati a sistemi (inclusi droni subacquei) di protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, con l’obiettivo di “creare una task force stabile comune – ha indicato Folgiero – per mettere insieme le expertise dei due grandi gruppi nell’underwater” al netto della grande esperienza del gruppo nella realizzazione di sottomarini, ne abbiamo costruiti cento”. Insieme al gruppo di Monte Grappa e alla Marina militare, allora, l’obiettivo del gruppo triestino è porsi quale “integratore di sistemi e soluzioni” dal lato industriale, con la Forza armata che sarà “l’attore che metterà a fattore quanto realizzeranno gli altri due protagonisti”, ha spiegato Folgiero. Per l’ad, inoltre, questa nuova frontiera è paragonabile allo spazio extra atmosferico, una sfida per l’industria, visto “che sott’acqua ci sono cablaggi, reti internet, dati, comunicazioni, energia, e necessita di tante e approfondite competenze”.

Il riconoscimento negli States

Ottimi risultati anche nel settore navale militare, con la conferma di un ordine della quarta unità del programma Constellation per la Marina degli Stati Uniti. Fincantieri è stata selezionata nel 2020 per progettare e costruire l’unità capoclasse, con l’ulteriore opzione per altre nove navi, esercitata già per due unità, oltre al supporto successivo alla costruzione e all’addestramento degli equipaggi, per un valore complessivo di circa cinque miliardi e mezzo di dollari per Fincantieri. La scelta di Fincantieri per la realizzazione del programma Constellation si è basata sul progetto presentato dalla società, giudicato il più avanzato e innovativo, e strutturato sulla piattaforma delle fregate Fremm, ritenute le migliori al mondo sotto il profilo tecnologico, già nella flotta sotto le insegne italiane. Nel corso del suo recente viaggio negli Usa, lo stesso Folgiero aveva detto come il messaggio che arriva dalla Marina a stelle e strisce sulle nuove fregate è molto chiaro: “Percepiamo molte aspettative da parte della Us Navy”.

Conferme nazionali

Naturalmente, ottimi risultati anche per il mercato domestico, con il gruppo che ha sottoscritto con la Marina militare italiana nel terzo trimestre contratti per un terzo sottomarino del programma U212Nfs (Near future submarine), tre Pattugliatori d’altura (Opv) più un opzione per altri tre assegnati alla joint venture con Leoanrdo, Orizzonte sistemi navali, e un contratto per l’ammodernamento di mezza vita fregate classe Orizzonte italiane e francesi assegnato alla joint venture paritetica al 50% di Fincantieri e Naval Group, Naviris, e ad Eurosam, consorzio formato da Mbda e Thales.

La soddisfazione di Folgiero

Per Folgiero, dunque, i risultati raggiunti “strano una progressione positiva verso gli obiettivi che ci siamo dati nel nuovo piano industriale in termini operativi, economici e finanziari”, sottolineando come le performance positive nascano dal fatto che “le diciassette navi consegnate nel periodo in dieci cantieri sono state realizzate grazie alla competenza ed alla dedizione delle nostre persone, progettate durante il Covid e costruite in un contesto caratterizzato dall’escalation del costo dei materiali e da alcune difficoltà nel reperimento della manodopera”. Folgiero ha concluso sottolineando come il gruppo prosegua nel solco del Piano industriale 2023-2027, “con l’implementazione delle iniziative strategiche volte a perseguire una posizione di leadership nell’innovazione del settore verso la nave digitale e green, insieme all’eccellenza operativa nell’execution del backlog anche attraverso la modernizzazione dei cantieri”.


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