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IA, lavoro, etica. L’approccio italiano in vista del G7

Non solo Safety Summit di Bletchley Park: il premier spazia dalle nuove opportunità della tecnologia (ma senza dimeticare l’uomo) alla ormai consolidata partnership con Rishi Sunak: Roma e Londra a braccetto praticamente su tutti i fronti

C’è un sottile filo che unisce intelligenza artificiale, G7 in Italia, geopolitica e partnership euroatlantiche: si chiama sviluppo ed è anche il modus che Giorgia Meloni ha sottolineato all’AI Safety Summit di Bletchley Park, tra zone franche senza regole, esigenza di inclusione, start-up italiane da sostenere e intesa che c’è (e si rafforza) sull’asse Roma-Londra.

Più uomo con la tecnologia

In primis il fattore umano, nella consapevolezza che la priorità numero uno per i prossimi anni è fare in modo che l’IA sia “incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo – ha sottolineato il presidente del Consiglio – abbiamo bisogno di meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche all’IA. È questo lo spirito della ‘Rome Call per l’etica dell’IA’ ospitato in Vaticano nel 2020, durante il quale è nato il concetto di ‘algoretica’. Ovvero dare un’etica agli algoritmi”.

Il riferimento è a un obiettivo anche sociale dell’uso tecnologico, dove nelle intenzioni del premier l’IA non deve ampliare il divario fra ricchi e poveri, con la classe media, già oggi in difficoltà, che “rischia di essere cancellata”. Il concetto più volte sottolineato da Meloni è che lo sforzo collettivo dovrà essere centrato sul garantire un’intelligenza artificiale che promuova lo sviluppo e l’inclusione invece che la disoccupazione e l’emarginazione. “Non è una sfida facile, ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte senza esitazioni”. In caso contrario si aprirebbe uno scenario in cui sempre più persone verrebbero considerate non necessarie nel mercato del lavoro, con conseguenze pesantissime sulla equa distribuzione della ricchezza.

Fondo per le start-up

In questo quadro il governo è al lavoro per realizzare un Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore, già sono stati istituiti alcuni comitati per studiare l’impatto nei vari settori. Una priorità strategica dell’agenda del governo italiano, l’ha definita il premier. “Sosteniamo e collaboriamo con l’Unione europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Ue si è assunta responsabilmente il compito di garantire un uso attento del bene pubblico ed evitare usi distorti a fini commerciali o, peggio, di sicurezza”.

G7 e Conferenza internazionale sull’IA

Nell’occasione il premier ha annunciato dinanzi a tutti i partecipanti al vertice globale per lo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale a Bletchley che durante il G7 che l’Italia ospiterà il prossimo anno in Puglia si terrà a Roma una Conferenza internazionale su Intelligenza Artificiale e Lavoro. L’obiettivo è cerchiare in rosso metodi, iniziative e linee guida “per garantire che l’IA aiuti e non sostituisca chi lavora, migliorandone invece le condizioni e le prospettive”.

Roma & Londra

Tutti temi che sono stati al centro del bilaterale Meloni-Sunak, in cui è stato fatto un punto sulla grave crisi in Medio Oriente e sull’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria. Un ulteriore appuntamento “a due” che ha avuto il merito di cementare un rapporto ormai consolidato come dimostra, tra le altre cose, la lettera sui migranti a doppia firma di due settimane fa. Poche ore prima il primo ministro inglese aveva avuto una conversazione telefonica con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi sull’apertura del valico di frontiera di Rafah, con l’obiettivo di garantire che tutti i cittadini stranieri possano lasciare Gaza in sicurezza e al contempo per aumentare il flusso di aiuti umanitari a Gaza.

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